Incendi, aumentano i controlli dei carabinieri

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controlli dei carabinieri di Catanzaro sulla costa
  08 agosto 2019 14:18

Il personale del Nipaf di Catanzaro unitamente alle stazioni Carabinieri forestale di Catanzaro Tiriolo e alle stazioni Carabinieri di Borgia e di Squillace, hanno eseguito controlli su tutta la zona litoranea adiacente alle fasce boscate dei comuni di Catanzaro, Borgia e Squillace, finalizzate alla verifica del rispetto del divieto, previsto dal Piano regionale antincendi boschivi che prevede il “divieto per chiunque di accendere fuochi nel periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi sugli arenili e nelle fasce dunali o rocciose retrostanti”.
In particolare i militari, nel corso dei servizi notturni predisposti hanno individuato alcuni gruppi di persone che avevano acceso dei fuochi sull’arenile in località Giovino del comune di Catanzaro, procedendo all’individuazione e identificazione dei soggetti, disponendo altresì l’immediato spegnimento dei fuochi stessi.
Nel corso degli stessi servizi i militati delle stazioni Carabinieri Borgia e di Squillace, hanno esteso i controlli anche in materia di sostanze stupefacenti.

L’attività si inserisce in un più ampio quadro operativo attivato dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri per le attività di prevenzione e di contrasto al fenomeno degli incendi boschivi e, nel caso della Regione Calabria, sia con l’attuazione di specifici dispositivi di prevenzione in specifiche aree con obblighi di pulizia dei terreni, anche da parte dei gestori di strutture turistiche e di specifici divieti, quale quello oggetto di controllo, che, oltre agli eventuali aspetti penali, prevede anche sanzioni amministrative di un certo rilievo, da 1.000 fino a 10.000 euro.
I divieti derivano dall'applicazione del piano Regionale Antincendi boschivi approvato dalla Regione Calabria con DGR n° 159 del 11/4/2019, resi noti anche con uno specifico manifesto, che si allega.

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E’ prevista anche una successiva intensificazione dei controlli, finalizzata anche ad accertare la provenienza del materiale legnoso utilizzato per l’accensione dei falò sugli arenili che non si esclude possa provenire dal taglio abusivo di piante o di parti di piante nelle adiacenti fasce boscate e dunali, realizzate con attività di rimboschimento pubblico che costituiscono un elemento di valenza paesaggistico-ambientale di assoluto valore ed importanza.
L’importanza e le finalità dei controlli inoltre hanno l’obiettivo di contrastare la falsa convinzione che trattasi di violazioni e tagli abusivi di scarsa entità e importanza, i quali invece comportano, se continuamente ripetuti nello spazio e nel tempo data anche la costante pressione antropica presente, la distruzione del bosco e delle dune.

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