"Tra i tanti fronti caldi di questa estate 2021, contrassegnata dal triste fenomeno degli incendi, non si annoverano solo la Sicilia e la Sardegna ma anche la nostra Calabria". Lo afferma in una nota il consigliere regionale Vito Pitaro, per il quale "vi sono ormai purtroppo tutti gli elementi affinchè il Governo Draghi, al quale rivolgo un accorato appello in tal senso, non solo rafforzi immediatamente il dispositivo di uomini e mezzi deputato a contenere questo autentico flagello ma proclami lo stato di calamità naturale".
Solo nella prima giornata di agosto - rimarca il consigliere - sono stati un centinaio in tutta la regione i fronti di fuoco. E che la situazione sia di una gravità eccezionale lo dimostrano le cifre date dalle stesse autorità competenti, cifre dalle quali si evince la Calabria ha registrato, a partire dal 15 giugno scorso quasi 3800 interventi da parte dei vigili del fuoco, ponendosi in seconda posizione dietro la Sicilia in questa triste classifica".
"Ormai - scandisce preoccupate lo stesso consigliere - siamo di fronte ad autentico disastro, aggravato sia dal fatto che l'orografia del territorio calabrese è complessa e non facilità le operazioni di spegnimento dei numerosi focolai che dalla circostanza che questa è una guerra che non si combatte su un unico fronte ma su centinaia di territori comunali: dalle colline di Gallico nel reggino, a quelle che sovrastano Vibo marina, dai comuni di Maida, Cardinale, San Sostene , Badolato e Lamezia nel catanzarese, a Rende e all'alto Tirreno cosentino".
"Ed ad essere minacciati - rimarca il consigliere - non sono solo i centri urbani e la popolazione civile ma anche alcuni tra i siti naturalistici o architettonici che i territori calabresi ospitano e che costituiscono anche una importante attrazione del comparto turistico regionale, come dimostra l'incendio che è divampato, nella notte tra domenica e lunedì, nel sentiero del Crocchio nella bellissima Riserva naturali di Valli Cupe. Fatto non trascurabile questo, e peraltro sottolineato oggi sulla stampa regionale, anche dal custode dell'eremo di Sant'Ilarione di Gaza a San Nicola di Caulonia che ha lanciato un allarme sulla correlazione tra incendi e possibile perdita di pezzi pregiati di tale patrimonio culturale".
"Non possiamo inoltre non sottolineare - afferma il consigliere - come la perdita del patrimonio boschivo inciderà sull'aumento della fragilità e della tenuta idrogeologica del territorio calabrese già segnata da numerose criticità mentre un ulteriore emergenza nell'emergenza è data dal fatto che parte di questi incendi, potrebbero avere una origine dolosa e questa getta anche una luce sinistra sull'intera vicenda".
Sulla scia di tutte queste considerazioni pertanto - conclude Pitaro - lancio un appello al governo presieduto dal Presidente Draghi sollecitandolo a dichiarare lo stato di calamità naturale anche per la nostra regione . Tale dichiarazione è solo il primo passo per arrivare al ristoro dei danni alle coltivazione subiti dagli agricoltori calabresi".
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