Incendiata l'abitazione di un uomo nel Catanzarese, assolti due imputati

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Un'aula di tribunale

  13 febbraio 2024 21:30

Assolti perché il fatto non sussiste. 

Questa la decisione del Tribunale Penale di Catanzaro, presieduto dalla dott.ssa Beatrice Fogari, nel processo che vedeva coinvolti Angelo Merante, difeso dall’avv. Antonio Lomonaco ed Antonio Scalzo, difeso dall’avv. Valerio Murgano. Il Pubblico Ministero  al termine della sua requisitoria aveva invocato per entrambi l’applicazione di una pena pari ad anni 2 e mesi 2 di reclusione.

Per loro l’accusa gravissima di incendio doloso, per avere in piena notte messo fuoco nell’abitazione di un uomo, dopo avere atteso che lo stesso si allontanasse per raggiungere la vicina abitazione della sorella. Secondo i Carabinieri di Gimigliano, i due sarebbero stati animati da un sentimento di vendetta nei confronti della vittima e, pertanto, gli avrebbero distrutto l’abitazione appiccando il fuoco con alcune taniche di benzina. Ad incastrarli, alcuni messaggi scambiati su wathapp nei giorni precedenti e un’intercettazione ambientale effettuata nella sala d’aspetto degli uffici della polizia giudiziaria dove erano stati convocati per essere sentiti come persone “informate sui fatti”. Indizi gravi e sufficienti per il sostituto procuratore Anna Reale, che ha stretto il cerchio sui due uomini, fino a richiedere ed ottenerne l’arresto da parte del Gip di Catanzaro.

Entro 90 giorni si conosceranno le ragioni della pronuncia assolutoria.


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