Incendiava le auto parcheggiate e creava "disordini" a Reggio Calabria, applicata una misura di sicurezza

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Una Volante della Polizia
  20 dicembre 2019 13:52

Un importante risultato stato è stato raggiunto dalla Polizia di Stato a garanzia del clima di maggior sicurezza della città di Reggio Calabria anche in proiezione delle festività di fine anno.

Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico della Questura hanno dato esecuzione ad una misura di sicurezza nei confronti di G.P., reggino di 24 anni. La misura è stata emessa dal GIP presso il Tribunale di Reggio Calabria, Dr.ssa Stefania Rachele, su richiesta del PM Dr. Alessandro Moffa della Procura della Repubblica reggina, poiché l’uomo, da tempo, si rendeva protagonista di plurimi eventi delittuosi in ambito cittadino, dando vita a situazioni di evidente pericolo per l’incolumità pubblica e generando un rilevante allarme sociale.

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Il sottoposto a misura, affetto da gravi disturbi psichici, in più occasioni, aveva appiccato incendi ad autoveicoli parcheggiati sulla pubblica via, ed aveva dato fuoco ad oggetti all’interno della propria abitazione. Peraltro, generando pubblico timore, in diverse circostanze, si era barricato in casa minacciando di aprire le bombole del gas per far esplodere il palazzo in cui abitava. Ancora, aveva esploso colpi d’arma da fuoco “a salve” per le vie cittadine, aveva fabbricato e fatto deflagrare congegni esplosivi rudimentali, ed aveva imbrattato le mura di alcuni edifici cittadini con scritte minatorie. Il destinatario della misura di sicurezza si era inoltre reso protagonista anche di episodi di violenza perpetrati sia contro la propria madre sia in danno degli operatori di Polizia i quali, in tutte le citate circostanze, erano intervenuti.

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Difatti, il  personale dell’Ufficio Volanti prontamente aveva interrotto le condotte criminose del reo ogni qualvolta erano state poste in essere, contenendo il soggetto ed i suoi eccessi, ed impedendo che i fatti gravi posti in essere potessero avere conseguenze ulteriori.

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L’esecuzione dell’odierna misura ha consentito di collocare G.P. in un’idonea struttura sanitaria, individuata fuori regione, e più precisamente nella provincia di Como.

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