"Vorrei dedicare un pensiero commosso e manifestare la mia vicinanza alla nostra Catanzaro che sta vivendo una terribile tragedia, una ferita al cuore di tutti i Catanzaresi. Una tragedia che ha spazzato via anni di lavoro, di sacrifici e perfino parte della storia e l'identità di quei luoghi. In questi giorni il fuoco ci ha bruciato l'anima: ci sentiamo scorati di fronte a questo fenomeno più grande di noi". Così in una nota di Stefano Veraldi.
"La vegetazione abbandonata a se stessa, - prosegue - a causa della mancanza di politiche di forestazione, di piani di prevenzione e della pianificazione di tagli controllati, nessuna prevenzione, nessun piano antincendio, nessun avamposto per individuare il prima possibile gli innesti, in numerosi punti è diventata talmente fitta e impenetrabile da rappresentare un pericoloso deposito di combustibile alla mercè di qualsiasi piromane che può svegliarsi la mattina e decidere di appiccare un incendio senza lasciare nessuna possibilità di spegnerlo fino a quando non si sarà consumato l'ultimo albero".
"Ora è tempo di rialzarsi e di farlo subito ed il primo intervento utile è che la Regione dichiari nell’immediato lo stato di emergenza. A ciò devono seguire interventi più a lungo raggio e per questo bisogna chiedere uno sforzo maggiore al Governo affinchè, una volta per tutte, - conclude - provveda al rafforzamento del corpo dei vigili del fuoco".
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