"Non mi sarei mai aspettato che quello messo nero su bianco nel verbale della Conferenza dei Servizi del 6 novembre scorso venisse completamente disatteso nei lavori odierni": con queste parole il Sindaco del Comune di Marcellinara commenta gli esiti della seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi per il rilascio del provvedimento autorizzatorio unico per il progetto di ampliamento della capacità di valorizzazione energetica del CSS nell'impianto Calme di Marcellinara.
"Pertanto - ha proseguito il Sindaco Vittorio Scerbo - il parere del Comune di Marcellinara è stato negativo. Viste le memorie tecniche presentate, valuterò all'esito del provvedimento regionale una possibile impugnativa". Il Sindaco del Comune di Tirolo, quale autorità sanitaria locale, ha fatto proprie le Osservazioni del Comune di Marcellinara ed ha confermato il parere contrario. Il Comune di Marcellinara - come si legge nel verbale- prende atto che le conclusioni della CdS del 6-11-2019, sulle quali c’era l’accordo di tutti i partecipanti, vengono da questa conferenza completamente disattese senza alcuna spiegazione o dato tecnico a supporto. Il verbale della scorsa conferenza si concludeva con la seguente sintesi del Presidente: “Il Presidente, riassumendo i contenuti della seduta, prospetta la conclusione dell’iter amministrativo da rinviarsi alla prossima seduta con le seguenti modalità: monitoraggio ambientale per un anno senza variazioni; acquisiti i risultati del monitoraggio, l’autorizzazione dell’incremento richiesto del quantitativo di CSS sarà subordinata all’installazione di uno scrubber a secco e di un sistema catalitico di riduzione degli ossidi di azoto (SCR) …”
"A fronte di questo comportamento che non è spiegabile in alcuna maniera, il Comune di Marcellinara ribadisce che un’autorizzazione data in questa maniera non è accettabile, in quanto consente un incremento dell’uso del CSS fino a 42.500 t/anno senza richiedere alcuna modifica impiantistica alla Calme, ritenendo cioè che il sistema di abbattimento degli inquinanti, a dir poco essenziale, attualmente esistente sia anche in grado di gestire le emissioni di mercurio, cadmio, metalli pesanti, diossine, policlorobifenili e quant’altro che ci si può aspettare possa essere generato da un coinceneritore di rifiuti. Il Comune di Marcellinara si oppone quindi a tale autorizzazione che non tiene in alcun conto il metodo precauzionale che è alla base della normativa ambientale europea sull’IPPC (controllo integrato e preventivo dell’inquinamento)".
"Il Comune ribadisce le sue richieste: 1) venga alimentato all’impianto solo un CSS di categoria 1 e 2 proveniente da impianti certificati EMAS (che garantirebbe i cittadini sulla qualità del rifiuto alimentato); 2) ci sia un monitoraggio continuo di tutti gli inquinanti di cui al Piano di Monitoraggio e Controllo con comunicazione ai cittadini in tempo reale sulla pagina web dell’ARPACAL; 3) sia fortemente migliorato il sistema di abbattimento degli inquinanti atmosferici della Calme attraverso l’installazione di uno scrubber a secco e di un riduttore catalitico degli ossidi di azoto (che garantisce i cittadini dal rischio di emissioni al camino anche di microinquinanti organici e metalli pesanti); 4) siano inserite le Misure Precauzionali e di Sicurezza volte a prevenire il rischio incendi, come da Circolare del MATTM del 21-01-2019".
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