Un’assoluzione e una condanna. Si conclude così in primo grado il processo nei confronti di Giuseppe Barilaro, 41 anni, sindaco di Acquaro, e Paolo Furgiuele, 61 anni, di Amantea, ex direttore generale di Calabria Verde, ente strumentale della Regione Calabria: il primo è stato assolto, il secondo condannato a 10 mesi. L'accusa mossa dalla Procura è di abuso d'ufficio.
Per la stessa vicenda a dicembre del 2018 era stato scagionato il presidente della Provincia di Cosenza, Franco Iacucci, 66 anni, nel ruolo di “capostruttura del presidente” Mario Oliverio, processato con il rito abbreviato e prosciolto a dicembre 2018.
Insieme al presidente, fuori dai guai in udienza preliminare anche Michele Trematerra, 56 anni, di Acri, all’epoca dei fatti assessore regionale all’Agricoltura ed alla Forestazione con il centrodestra, e per Franca Arlia, 69 anni, di Paola, dirigente di Calabria Verde.
Erano tutti indagati per concorso in abuso d’ufficio in quanto quali “pubblici ufficiali o incaricati di un pubblico servizio” avrebbero violato una serie di leggi ed anche alcuni principi stabiliti dalla Costituzione per favorire illecitamente Giuseppe Barilaro, dipendente del Comune di Francica, oltre che sindaco di Acquaro.
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