Incidente mortale a Gioia Tauro, Vallone (Anpi): "Rendere gli spostamenti più sicuri con l'illuminazione sulle strade"

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Migranti (foto archivio)
  21 dicembre 2020 10:05

"Tra pandemia e festività certe notizie rimangono nascoste. Ciclicamente ci occupiamo delle condizioni dei migranti nella Piana di Gioia Tauro, del loro sfruttamento, delle terribili condizioni di vita nelle tendopoli ma non solo. E’ dell’altro ieri la morte del giovane Gassama Gora di 34 anni arrivato dal Mali in Calabria per lavorare nelle campagne della Piana", esordisce così Mario Vallone, coordinatore Anpi Calabria, in riferimento al recente episodio di cronaca avvenuto a Gioia Tauro.

LEGGI QUI. Gioia Tauro. Maliano ucciso in bicicletta da un'auto: arrestato il conducente

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"Chiunque si sia trovato su quelle strade ne conosce la pericolosità, il buio totale, i migranti su biciclette scassate utilizzate per andare al lavoro all’alba e tornare la sera in abitazioni di fortuna. Una condizione più volte denunciata. In una strada buia ha perso la vita Gassama Gora travolto da un'auto che, tra l’altro, con assoluto cinismo si è data alla fuga senza prestare soccorso. A parte le responsabilità dell’incidente su cui sono impegnate forze dell’ordine e magistratura, lanciamo ancora una volta un grido dall’allarme e la richiesta alle Istituzioni, a tutti i livelli, comunali, regionali, nazionali, di rendere quanto meno più sicuri gli spostamenti garantendo un minimo di illuminazione sulle strade. A rendere infernale la vita di queste persone basta già lo sfruttamento a cui sono sottoposti. Una volta uccisi a fucilate, poi carbonizzati negli incendi delle baracche, poi sfiniti dalla fatica, oppure ammazzati travolti sulle strade. Non sono condizioni più sopportabili in un paese civile. Come per i viaggi in mare si rischia di fare l’abitudine alla morte di tanti esseri umani. Siamo vicini alla famiglia e agli amici del giovane Gassama con la speranza che il nuovo anno sia quello decisivo per la risoluzione di tanti problemi che una comunità civile ha l’obbligo di risolvere per rendere accettabile la vita dei migranti", ha concluso Vallone

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