"Ora basta! Nonostante il calo della produzione e la diffusa cassa integrazione, gli incidenti sul lavoro non diminuiscono. E' una situazione insopportabile e insostenibile. Quella accaduta, stamattina, è l'ennesima tragedia sul lavoro che ci lascia sgomenti. Siamo vicini ai familiari delle due vittime, in doloroso silenzio, e confidiamo nell'opera della Magistratura perché siano appurate dinamiche e responsabilità dell'incidente. Resta il dramma, incancellabile. Resta, inoltre, l'urgenza di accrescere l'attenzione sulla sicurezza e di inasprire le pene per chi non rispetta le norme: chi sbaglia, deve pagare. La vita è il valore assoluto e le necessità della produzione non possono prevalere, mai: difenderemo questo supremo diritto, al di là di tutto, se necessario anche con una mobilitazione generale". Queste le parole del segretario generale FenealUil Calabria Maria Elena Senese.
"La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità. Un fenomeno che ci vede da sempre fortemente coinvolti essendo le costruzioni fra i settori a più elevata rischiosità, sia per le morti che per le malattie professionali. Una strage inarrestabile e silenziosa che ogni giorno miete vittime.
Non è possibile dover alzare l'attenzione sul tema della sicurezza solo in occasione di gravi incidenti mortali sul lavoro – sostiene – la sicurezza è un tema che deve essere prioritario per tutti: committenze pubbliche e private, istituzioni, imprese e lavoratori, soprattutto in un settore come quello dell'edilizia in cui il rischio di infortunio o morte è sempre così alto. Da anni chiediamo la patente a punti per la qualificazione delle imprese, nonché la corretta applicazione della contratto edile ed una sempre maggiore collaborazione con gli Enti bilaterali di settore a cui viene riconosciuto l'importante impegno sul fronte della formazione e sorveglianza tecnica in cantiere, attraverso il tecnico di cantiere e il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale".
"Per questo chiediamo con forza una maggiore attenzione sul tema della qualificazione delle imprese, della formazione, della prevenzione e della sicurezza perché non possiamo permettere che il lavoro sia elemento di paura e precarietà – termina la Senese – servono scelte forti e chiare, serve un rafforzamento dei Servizi di ispezione, come l'Ispettorato del Lavoro, servizi che non possono essere più marginali nelle scelte regionali e politiche".
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