Incidenti ferroviari e infrastrutture precarie: l'appello di UGL per un trasporto moderno e sicuro

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Giovanni Arconte
  23 luglio 2024 14:30

Il recente incidente ferroviario alla stazione di Centola, che ha messo in ginocchio la circolazione ferroviaria lungo la tratta tirrenica, interrompendola totalmente tra Battipaglia e Sapri, tagliando quindi in due i collegamenti ferroviari diretti tra Sicilia/Calabria e il "resto d'Italia", ha svelato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, tutta la fragilità dei collegamenti ferroviari Sud-Centro Italia, evidenziando impietosamente la criticità e la deficienza di un sistema di trasporto ferroviario “poco consono” ad un Paese moderno quale l'Italia.

Che senso ha discutere di realizzazione del Ponte sullo Stretto ai fini di favorire un maggiore sviluppo del Mezzogiorno d'Italia e della Sicilia in particolare, se i collegamenti stradali e, nel caso di specie, ferroviari sono ancora caratterizzati da condizioni precarie, incapaci di fronteggiare eventuali situazioni di criticità: un sistema di trasporto degno di questo nome dovrebbe essere in grado di sopperire alle emergenze e superare le eventuali problematiche che si presentano.

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Ben venga la realizzazione del Ponte per il collegamento diretto della Sicilia con il “Continente”, ma solo dopo che si saranno potenziate e rese più sicure tutte quelle infrastrutture stradali e ferroviarie indispensabili per i collegamenti interni: senza strade e ferrovie competitive e sicure non si arriva a Messina ed a Reggio Calabria per poter attraversare l'eventuale Ponte.

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Questa è la denuncia dell’UGL Calabria, che, per bocca del suo segretario regionale Giovanni Arconte, richiama l’attenzione su detta questione, invitando tutti i soggetti istituzionali competenti, ai diversi livelli comunali, provinciali, regionali e statali a porre in essere ogni adempimento utile per il superamento di dette criticità, imprimendo le necessarie accelerazioni alla messa in cantiere degli interventi previsti dal PNRR ed alla programmazione di quelli da prevedere, necessari per superare definitivamente le numerose fragilità del nostro sistema di trasporto ferroviario e stradale.

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