"L’utilizzo politico ed ideologico dell’istituzione comunale come se fossero nella storica sede del Partito Comunista in via Delle Botteghe Oscure. Il riferimento, non casuale, riguarda l’organizzazione da parte dell’amministrazione comunale di Catanzaro di un convegno su autonomia, istruzione e sanità che dichiara di voler mettere a confronto due modelli, ma che nella realtà serve a ribadire una posizione politica più volte espressa dal sindaco". Si legge in una nota di Pierpaolo Pisano, portavoce cittadino FdI.
"Il primo quello democratico che, - prosegue - nonostante tutte le sue contraddizioni, è riuscito ad assicurare sviluppo e benessere. Il secondo, quello cubano di stampo “castrista” e filo marxista, che la storia ha ampiamente condannato. Rispetto a tutto questo, privi di scrupoli ideologici, il primo cittadino Nicola Fiorita, il Presidente del consiglio comunale Gian Michele Bosco ed infine il presidente della commissione cultura Nunzio Belcaro hanno inteso organizzare un confronto con l’ambasciatrice di Cuba in Italia ed una Deputata dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare Cubano".
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"Il “senso” delle istituzioni dovrebbe tradursi nella consapevolezza che le stesse non possano essere utilizzate per scopi politici. Non si tratta di un patrocinio da parte dell’amministrazione - sottolinea - ma della vera e propria organizzazione da parte della stessa di un evento che ha evidentemente natura politica e non istituzionale. Nessuna meraviglia se dunque si decidesse che all’inizio dello stesso possano essere intonate le note dell’internazionale socialista e che sulla balconata di palazzo De Nobili la bandiera con l’Aquila Reale venga sostituita da quella con la falce ed il martello. Ironia a parte, tutto ciò diventa irrispettoso nei confronti di tutti i cittadini di Catanzaro".
"Dunque, nessuna messa in discussione della libertà di pensiero né di espressione delle convinzioni politiche dei protagonisti ma almeno l’accortezza istituzionale di non utilizzare il simbolo della città e dell’amministrazione come se si trattasse di quello di un partito o di un’area politica. Inoltre, a rafforzare questo convincimento il fatto che non vi sia tra i relatori del convegno una figura che possa garantire quella pluralità di vedute politiche e culturali finalizzata a favorire un contraddittorio. Insomma nella sala concerti di Palazzo De Nobili - conclude Pisano - sarà eseguita la sinfonia di una sola parte politica. Una parte politica smemorata che in città rappresenta la minoranza ed è giunta al governo del comune esclusivamente per mezzo di un accordo politico al ribasso. Tutto con disinvoltura, ma soprattutto senza rispetto per l’istituzione che dovrebbero rappresentare".
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