"Incontro con l'archeologia" al Museo delle antiche ancore e del mare a Caminia di Stalettì

Dalle 12 alle 19 Paola Caruso, funzionario della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, insieme al collega archeologo Lorenzo Chiricò, accoglieranno i visitatori

Domani il  Museo delle antiche ancore e del mare MU.MA.K. – Via Lungomare n°22, Caminia di Stalettì  sarà aperto dalle 12 alle 19  per un’occasione eccezionale: Paola Caruso, funzionario della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Catanzaro e Crotone, insieme al collega archeologo Lorenzo Chiricò, accoglieranno i visitatori per svelare loro tutti i segreti dei ritrovamenti custoditi nell’esposizione estiva “Le Vie del Mare”.

Questa incredibile visita guidata nel modulo Archeosub del MU.MA.K consentirà a tutti di entrare in contatto con esimi rappresentanti delle istituzioni e quindi guardare al mondo dell’archeologia, marina e non, con l’occhio esperto di chi lavora ogni giorno per tutelarne e valorizzarne le sue preziosità.

L’evento è gratuito e adatto a grandi e piccoli nonché a tutti coloro che hanno sete di conoscenza, che desiderano approfondire la storia del Golfo di Squillace o hanno anche solo voglia di saziare la loro curiosità!

L’esposizione “Le Vie del Mare” consente al visitatore di apprezzare la singolarità di antichi manufatti, tra cui spiccano un’anfora globulare bizantina pervenuta completamente integra, una rara lucerna medievale di probabile provenienza islamica e un ceppo d’ancora in piombo di età arcaica che fa luce sui primi utilizzi di questo materiale nella costruzione navale. Tutti elementi che testimoniano la grande importanza del Golfo di Squillace all’interno delle rotte commerciali dell’antichità ed in varie epoche. Non mancano anche reperti recuperati sulla terraferma, come le granate bizantine rinvenute durate gli scavi del castrum di Santa Maria del Mare (Stalettì, Cz). A corredo del percorso, ed in pieno spirito didattico del MU.MA.K, sono inoltre visibili reperti quali monete, manufatti e una mappa cinquecentesca della Magna Grecia sempre legati ai traffici commerciali nell’antichità.

CLICCA QUI