La sezione centrale di Appello della Corte dei Conti 'assolve' gli ex presidenti della Giunta regionale calabrese Giuseppe Scopelliti, Antonella Stasi (nel periodo in cui fu facente funzioni) e Mario Oliverio, difeso dall'avvocato Alfredo Gualtieri, dall'accusa di aver liquidato l'indennità di risultato ai rispettivi capi di gabinetto in assenza della fissazione degli obiettivi. Respinto dunque il ricorso della Procura regionale della Corte dei Conti che aveva appellato la sentenza di primo grado, già favorevole ai precedenti governatori.
La contestazione riguardava la liquidazione in favore degli ex capo di gabinetto Elena Scalfaro di 22.160 euro nell'anno 2014 e di 20.625 euro per l'anno 2014 e Gaetano Pignatelli di 15.734,25 euro per l'anno 2015, appunto senza la predeterminazione degli obiettivi. Per i giudici contabili "l'intero sistema di valutazione della performance del Capo di gabinetto prescindeva dalla preassegnazione degli obiettivi. E ciò, peraltro, non costituisce una preoccupante anomalia ove si abbia riguardo alla peculiarità delle funzioni coadiutorie che quella struttura era chiamata a svolgere nell'interesse del vertice istituzionale". "A fronte di un simile scenario, cristallizzato in inequivoche previsioni regolamentari - si legge nel provvedimento-, non è configurabile la prospettata condotta dannosa, ponendosi le erogazioni delle indennità di risultato in coerenza con la positiva valutazione compiuta seconda la specifica procedura prevista per tale figura della disciplina di settore".
La Regione Calabria è stata condannata al pagamento delle spese legali per un ammontare di 3.500 euro.
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