Indennità dei medici del 118. Incontro fra sindacati e Asp di Catanzaro

Lo scontro finora è stato duro, ma l'Asp di Catanzaro ci vuole mettere la faccia. Il caso dell'indennità dei medici che hanno prestato servizio con il servizio 118, non riconosciuta e su cui l'azienda sanitaria provinciale ha preteso il recupero delle somme pregresse, oggi ha registrato un'inaspettata novità. Le sigle sindacali hanno incontrato l'Asp, rappresentata dal direttore amministrativo Francesco Marchitelli. Una convocazione per 'sconfessare' il fatto che l'azienda sanitaria provinciale si sarebbe sottratta da incontri voluti dal dipartimento regionale di Tutela della Salute (a quello che c'è stato non è stata invitata) e soprattutto che non abbia a cuore la risoluzione del problema. 

Le posizioni, nella prima parte dell'incontro, sono state spigolose, per poi distendersi in un confronto comunque serrato nel prosieguo. La posizione dell'Asp è chiara. Per sanare il pregresso, sulla scorta di quanto avvenuto in altre regioni, il Consiglio dovrebbe adottare una legge. Per il presente e per il futuro, invece, è stato ripetuto in tutte le salse, in atti ufficiali e documenti informali: va riscritto l'articolo 29 dell'Accordo integrativo regionale. 

E' proprio il modo in cui è scritto quel passaggio sull'indennità aggiuntiva che ha indotto l'Asp a fare una ricostruzione puntuale della disciplina culminata nella famosa delibera che ha ricostruito tutto il contesto (giuridico e di fatto) con tanto di pretesa di restituzione delle somme ritenute 'indebitamente' erogate nel passato. Un fatto che ha scatenato le proteste dei medici interessati. La questione nelle settimane scorse era sbarcata nella commissione Sanità di Palazzo Campanella, ma non ci sono stati sviluppi successivi. (g.r.)   

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