“Noi stiamo lavorando per dare risposte ai cittadini, non c'è nessuna guerra da parte nostra con le toghe. Le riforme si fanno per i cittadini, non per regolare i conti tra un potere e un altro dello Stato”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, leader di Forza Italia, parlando con i giornalisti a margine di un incontro a Lamezia Terme (Catanzaro), con riferimento al tema della riforma della giustizia. “Noi diciamo – ha aggiunto Tajani - che la giustizia in Italia non funziona e a pagarne dazio sono soprattutto le imprese e anche i cittadini. Quindi riforma della giustizia penale, riforma della giustizia civile, separazione delle carriere: andremo avanti. Se ci sarà il referendum ovviamente noi lavoreremo perché venga confermata questa riforma. Poi – ha concluso Tajani - sono i cittadini che decidono, noi abbiamo fatto delle proposte e mi pare che stanno andando avanti e siamo nella giusta direzione”.
“Io credo che sia giusto che un ministro che non è parlamentare abbia la stessa indennità di un ministro che è parlamentare”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, leader di Forza Italia, parlando con i giornalisti a margine di un incontro a Lamezia Terme (Catanzaro), con riferimento alle polemiche sulla proposta di equiparare le indennità per i ministri non eletti. “Se una persona – ha poi aggiunto Tajani - deve lasciare la propria professione per fare il ministro - e sono pochi i casi – è giusto che abbia la stessa indennità di chi è parlamentare, perché fa lo stesso lavoro. Non bisogna fare cose demagogiche. Io ho rinunciato a mezzo milione della mia indennità di buonuscita dal commissario europeo, quindi non sono certamente uno che è assatanato di soldi pubblici, però ci sono alcune cose che sono giuste. Non è il mio caso perché – ha osservato il vicepremier - sono parlamentare, prendo lo stipendio come tutti i parlamentari italiani senza alcuna indennità aggiuntiva”.
“Normale iter, c'è un dibattito in Parlamento, è giusto che sia così: la manovra sarà approvata nei tempi previsti”. A dirlo il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, leader di Forza Italia, parlando con i giornalisti a margine di un incontro a Lamezia Terme (Catanzaro), rispondendo a una domanda sui presunti ritardi nell’approvazione della manovra.
“Nessun fallimento, non c’è chiusura dei centri. Siamo in attesa di una decisione della Corte di giustizia”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, leader di Forza Italia, a margine di un incontro a Lamezia Terme (Catanzaro), rispondendo a una domanda dei giornalisti sulle polemiche legate agli hub per i migranti in Albania. “Andiamo avanti – ha aggiunto Tajani - sull'idea di utilizzare quei centri per far sì che ci siano i tempi giusti per identificare coloro che vengono da paesi sicuri e possano essere rimandati e accompagnati nei Paesi sicuri se non hanno diritto ad essere considerati dei rifugiati politici nel nostro Paese”.
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