“In un questo preciso momento storico, in cui le disponibilità finanziarie sono limitate ed in cui il bilancio regionale è sostanzialmente ingessato, gli indirizzi strategici per la nuova programmazione delle politiche europee di sviluppo 2021/2027 rappresentano uno snodo essenziale per il futuro dei calabresi ed un punto fermo per il cammino di sviluppo di questa terra. Purtroppo, in Consiglio regionale abbiamo dovuto registrare la solita approssimazione e la solita superficialità di un centrodestra interessato più alle pratiche con risvolti prettamente politici che al cammino di crescita sociale ed economica”.
Il consigliere regionale Luigi Tassone critica severamente la maggioranza, considerata “responsabile della produzione di un documento insufficiente, prodotto senza ascoltare associazioni di categoria, organizzazioni di settore, soggetti istituzionali ed enti del territorio” e che, “a causa dell’improvvisazione, è rimasto un semplice pezzo di carta da cestinare”. Non solo: “il documento copiato senza pudore dalla Regione Lombardia, senza che nessuno avesse nemmeno l’accuratezza di rileggerlo e di notare la vergognosa azione compiuta – perché di questo si tratta e non certo di un refuso – ci ha esposto al biasimo nazionale ed ha certificato l’inadeguatezza del centrodestra che non riesce a programmare e a gestire”. Pertanto, “è indispensabile un urgente cambiato di rotta affinché questi mesi che si separano dalle elezioni non siano ulteriore tempo perso e, dunque, di fermo per la Calabria”.
Tassone, anche sulla base di queste considerazioni, sottolinea che “stiamo costruendo una valida alternativa sul territorio che vede in Nicola Irto una guida autorevole e lungimirante, che ha saputo con merito ritagliarsi il ruolo di leader giovane e credibile, in grado di rappresentare una speranza per tutti quei cittadini che sono rimasti delusi da una maggioranza impantanata in logiche politiche e che troppo spesso ci ha fatto compiere, come Regione e come comunità, magre figure. Noi – conclude Tassone – non siamo come loro, noi vogliamo costruire un modello di cui i calabresi vadano orgogliosi e che sia all’origine di quel riscatto non ancora concretizzato. Per noi l’Europa ed i fondi europei costituiscono una scommessa da vincere e non una fastidiosa pratica da sbrigare in fretta e furia”.
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