di FRANCESCO IULIANO
Come fare una corretta prevenzione e ridurre il rischio sismico. Sono stati anche questi i temi trattati nel corso dell’incontro dal titolo “ Studio progettazione del miglioramento delle strutture esistenti in muratura in fase di quiete sismica ed in fase sismica” organizzato dall’ordine degli Ingegneri di Catanzaro con la collaborazione di Fibre net, Statec, e Ingenio.
Al seminario, allestito nella sala conferenze dell’Ordine di via Chimirri, hanno relazionato: l’architetto Massimo Mariani, il coordinatore della commissione Strutture Aist, Cosimo Alvaro, il rappresentante di Statec, Michele Vinci. Ed ancora: Cecilia Zampa ed Allen Dudine.
In apertura i saluti e l’introduzione ai lavori da parte del presidente provinciale degli Ingegneri, Gerlando Cuffaro.
Nei mesi scorsi – è stato detto -, i provvedimenti fiscali emanati dal Governo nazionale, con l’obiettivo di incentivare ed agevolare gli interventi di diagnosi sismica e di messa in sicurezza degli edifici, potrebbe dare nuovi stimoli ed interessi.
«L’obiettivo – ha commentato Massimo Mariani - - è quello di fare arrivare ai colleghi quella che è la nuova interpretazione del sisma. Far comprendere quali sono le reali pericolosità. Conosciamo perfettamente il sisma ma dobbiamo necessariamente aggiungere qualcosa alle nostre esperienze».
Per l’architetto Mariani, è fondamentale attivare un’operazione di sensibilizzazione al terremoto ed un miglioramento sismico delle strutture. Altro aspetto considerato nel seminario, è stato quello della cultura e dell’informazione. «L’ingegneria ed il sistema dell’ingegneria legato ai vecchi fabbricati realizzati senza alcun criterio antisismico – ha aggiunto Mariani - è una questione di cultura. E’ necessario informare i cittadini dei rischi passivi ma anche e soprattutto di ciò che si può fare alla luce del sisma bonus e delle nuove tecniche di costruzione e conservazione».
Un’attività, quella della prevenzione in materia di terremoti, che il più delle volte è disturbata dall’eccessiva burocrazia. «In questo – ha detto Gerlando Cuffaro – il formalismo e l’amministrazione pubblica non ci aiuta affatto. Penso, per esempio, al portale tecnico per la per la trasmissione dei progetti che non ha mai funzionato bene ed alle resistenze che abbiamo avuto da parte dai vari direttori generali».
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