di MARCO VALLONE
E' tempo di organizzarsi per la Lega in Calabria. In questo senso si è tenuto nella mattinata odierna un partecipato evento, “Lega Calabria per programmare il futuro”, presso la sala conferenze del centro commerciale “Le Fornaci” a Catanzaro, che ha avuto l'obiettivo di mettere insieme le idee per definire quali possano essere i passi regionali più importanti da compiere nel futuro prossimo del partito guidato, a livello nazionale, da Matteo Salvini.
“Dopo la nomina a commissario sto cercando di dare un'organizzazione al movimento, a questo partito – ha affermato il commissario regionale della Lega e presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso -. Abbiamo nominato il commissario provinciale (Mario Amedeo Mormile), quello cittadino (Franco Longo) e molti commissari cittadini dei comuni limitrofi. Oggi è il primo incontro per parlare un po' della situazione all'interno del partito, per parlare di Catanzaro, del futuro e di quello che possiamo dire noi sul territorio. Penso che gli amici che ci circondano possano veramente dare una mano per affermare non elettoralmente questo partito, ma per cercare di contribuire al miglioramento della situazione nel nostro territorio. Tutto qui. Non abbiamo presunzioni di dettare le regole, di dettare la politica. Vogliamo solo, insieme agli altri pezzi del centrodestra, cercare di mantenere l'unità per guardare al futuro della città, del territorio e della Calabria con più prospettive”.
Oltre a Filippo Mancuso, sono stati presenti all'appuntamento il commissario catanzarese del partito Franco Longo, il capogruppo al consiglio comunale Eugenio Riccio, il consigliere comunale Manuel Laudadio, oltre a diversi amministratori e consiglieri della provincia di Catanzaro. L'incontro è stato moderato da Giancarlo Russo.
Sollecitato sulla presenza eventuale di qualche smagliatura all'interno del centrodestra catanzarese, Filippo Mancuso ha evidenziato come i consiglieri comunali di centrodestra abbiano fatto “un documento per ribadire quello che io ho detto. Ovvero che il centrodestra è unito. I tre partiti sono uniti: chi era nel perimetro del centrodestra lo doveva dimostrare, e penso che Lostumbo abbia votato con il centrodestra – ha affermato Mancuso, riferendosi al voto per l'approvazione del bilancio della giunta comunale guidata da Nicola Fiorita, tenutasi questo giovedì -. Avevamo alcuni assenti, non avevamo i numeri per dire fine a questa amministrazione perché, lo avete visto, ci sono stati 14 voti a favore e 3 astenuti. Vuol dire che i 3 astenuti, se ci fosse stato bisogno, magari avrebbero votato a favore, raggiungendo i 17. E avrebbero avuto la maggioranza. Quindi dobbiamo guardare la realtà in faccia: non abbiamo ancora i numeri per mandarlo a casa. Piuttosto dovremmo stimolare la coscienza di chi sta amministrando relativamente al se sia ancora il caso di andare avanti in queste condizioni, Perché penso che una situazione così negativa non si fosse mai vista nel comune di Catanzaro. Basta che vi guardate intorno: io non vedo positività. E le positività che ci sono, e ci sono state, probabilmente sono merito di altri, e non dell'attuale amministrazione. Quindi – ha aggiunto Filippo Mancuso – io non è che voglio affrettare quella che è la fine della legislatura. L'elettore, il cittadino, ha sempre ragione: è stato eletto e deve governare. Però, se ci si rende conto che si fanno più danni che cose buone, uno dovrebbe avere la coscienza di dire che non ci sono le condizioni per andare avanti”.
“Non si può sempre racimolare una maggioranza giorno per giorno – ha accusato Mancuso -. Sono passati tre mesi senza fare un consiglio comunale: è un po' mortificante per la città, però se lui (Nicola Fiorita) ritiene che si possa andare avanti, che si vada avanti. Saranno ancora gli elettori a scegliere quando poi ci sarà la possibilità di andare al voto”. Quindi il centrodestra, se il sindaco di Catanzaro si dimettesse, sarebbe pronto ad andare al voto? “Certo, perché no. Penso che lo abbiamo dimostrato che siamo pronti per andare al voto. I tre partiti sono pronti: dovremmo scegliere il candidato a sindaco ma su questo non penso ci siano problemi”.
Capitolo sanità. Si è discusso negli ultimi giorni di cardiochirurgia ed emodinamica, esiste il rischio che venga meno proprio quest'ultima a Catanzaro? “No, assolutamente non esiste questo rischio perché le due emodinamiche fanno dei numeri tali che, pur volendo, non possono essere né soppresse né spostate da altre parti, Che nascesse un'altra emodinamica era già nell'aria. Anzi, devo dire la verità, un'emodinamica su Crotone – ha sottolineato Filippo Mancuso – l'ho anche proposta più volte io all'inizio della legislatura regionale. Penso sia legittimo che, dove c'è un pronto soccorso attrezzato, ci debba essere un'emodinamica, perché è di fondamentale importanza per la vita dei cittadini, Però che si possa sopprimere un'emodinamica dell'ex Pugliese Ciaccio, o di Germaneto, penso sia impossibile. Piuttosto dobbiamo guardare al nuovo ospedale, che consentirebbe di riunire i vari reparti tutti in una sede e quindi magari sì: una sola emodinamica ma nel momento in cui pronto soccorso e reparti siano tutti insieme. Questo penso sia fondamentale. Ecco perché io ho già parlato con Occhiuto: penso che il discorso del nuovo ospedale debba essere affrontato in modo prioritario perché sì, ci vorrà del tempo, ma se mai si inizia, mai si finisce. Quindi bisogna stabilire dove verrà ubicato, qual è il fabbisogno e quindi cercare di dare un seguito a quelli che fino ad ora sono solo progetti. Non dimenticate che – ha proseguito il presidente del consiglio regionale e commissario cittadino della Lega a Catanzaro - con l'integrazione Pugliese-Ciaccio e Materdomini, e la nascita della Dulbecco, sono stati liberati circa 340 milioni di fondi per il nuovo ospedale. Fondi che, senza l'integrazione, non sarebbero mai stati disponibili. Visto che sono disponibili, perché non cercare di programmare l'investimento? La politica ha l'obbligo di programmare i fondi che ha a disposizione nel bilancio, e noi dobbiamo farlo”.
Su cardiochirurgia: “Su questo tema dobbiamo fare un po' di pace con noi stessi – ha rilevato Mancuso -. Si dà una convenzione ai privati e diciamo che 'vogliamo mortificare la sanità pubblica'; adesso si dà al pubblico e diciamo 'perché gliela abbiamo tolta ai privati'. E' vero, ci vuole un giusto equilibrio. Io sono per una parte di sanità che debba essere privatizzata, privata, però dobbiamo programmare. E qui mi sembra che manchi un po' di programmazione. 39 posti letto di cardiochirurgia, in Calabria, sono più che sufficienti. Però se si uscisse dal commissariamento, e ci fosse la possibilità di allargare questo fabbisogno, penso ci sia anche la possibilità di darla al privato. Certo, se c'è una missiva della regione stessa che dice all'azienda ospedaliera di Cosenza di implementare cardiochirurgia vuol dire che qualcuno ha deciso che ci debba essere anche su Cosenza. D'altronde c'è su Catanzaro, c'è su Reggio Calabria... Penso sia legittimo. Ma questo non c'entra niente con i posti di cardiochirurgia del S.Anna. Il S.Anna ha perso questi posti perché è rimasto chiuso, perché non ha adempiuto. Quando sarà nelle condizioni amministrative, e anche sanitarie, di richiedere un nuovo accreditamento certamente si valuterà. Speriamo che – ha auspicato Mancuso - saremo fuori dal commissariamento per potere anche accreditare questa struttura, perché era un potenziale occupazionale e sanitario a disposizione del territorio che, innegabilmente, non andrebbe perso”.
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