Innovazione e intelligenza artificiale, l’aritmologia calabrese a confronto in un meeting a Lamezia Terme

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  28 giugno 2022 19:11

Si è tenuto nella giornata di ieri al T-Hotel di Lamezia Terme un itinerario verso la nuova frontiera del monitoraggio cardiaco a lungo termine: l’intelligenza artificiale, una giornata ricca di contenuti e di interventi trascorsi nella tavola rotonda nel valore del rispetto della salute dei cittadini, dell'ottimizzazione dei servizi sanitari, del rendere più fluido il lavoro dei medici, nell’ottimizzare le risorse economiche e gli investimenti, proprio come vuole il PNRR, per far comprendere alle istituzioni che ci sono delle realtà disposte ad ottimizzare il sistema sanitario. L’intelligenza artificiale non si vuole sostituire alle decisioni cliniche, ma vuole mettersi a disposizione dei clinici per aiutarli, mettendo insieme le informazioni date da un elettrocardiogramma al fine di ridurre il tempo impiegato da infermieri e medici.

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Durante l’evento, moderato da Domenico Gareri, sono stati trattati tre macro-argomenti: la tecnologia e l'innovazione del loop recorder, evidenze cliniche e linee guida che hanno caratterizzato i 20 anni di storia del loop recorder ed infine l’intelligenza artificiale Intelligence per i loop recorder iniettabile. Dopo aver percorso la storia del loop recorder, un piccolo dispositivo impiantato sottopelle nel torace del paziente per il monitoraggio cardiaco, con il Dr. Francesco Arabia, responsabile della sincope untis presso la cardiologia dell’ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro diretta dal Dr.V.A Ciconte, sono stati spiegati nella pratica clinica i reali benefici del loop recorder non solo per i clinici ma soprattuto per i pazienti dal Dr. Antonio Pangallo, responsabile dell’unità di elettrofisiologia ed emodinamica del Grande Ospedale Metropolitano Melacrino Morelli di Reggio Calabria e per concludere il primo blocco della giornata il Dr. Roberto Ceravolo, direttore cardiologia con Utic presso nel presidio ospedaliero Giovanni Paolo II di Lamezia Terme che ha messo in luce i nuovi strumenti per il controllo remoto dei pazienti portatori di recorder iniettabile. Hanno dato il loro contributo anche gli infermieri presenti che hanno testimoniato l’importanza dell’aiuto che l’intelligenza artificiale può dare in ospedale.

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A riprendere il secondo round sono stati il Dr. Gianluca Quirino, della  cardiologia Annunziata di Cosenza diretta dal dr.Francesco De Rosa, che ha spiegato l’effettiva differenza nella gestione del paziente mediante questa tecnologia, il Dr. Alfredo Petrone, direttore dell’unità operativa complessa di neurologia dell’ospedale Annunziata di Cosenza, il quale ha spiegato cosa è cambiato con l’introduzione del loop recorder, ancora il Prof. Antonio Curcio, associato di malattie dell’apparato cardiovascolare presso il dipartimento di scienze mediche e chirurgiche UMG Catanzaro e responsabile dell’unità di elettrofisiologia ed elettrostimolazione della cardiologia del Policlinico di Catanzaro diretta dal Prof.Ciro Indolfi, che ha spiegato le nuove evidenze cliniche nel monitoraggio cardiaco a lungo termine, ha continuato il Dr. Rosario Iannacchero, neurologo presso l’azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro e presidente della Società italiana per lo studio dello Stroke,diretta dal dr.Niko Bosco, che ha spiegato meglio i protocolli ospedalieri per la gestione post ictus criptogenico a livello regionale, il Dr. Frank Benedetto, direttore della Cardiologia e dell’UTIC del grande ospedale metropolitano Melacrino-Morelli di Reggio Calabria, ha continuato spiegando l’aiuto che la tecnologia fornisce all’ente ospedaliero al fine di raggiungere gli obbiettivi sanitari.

Questa tecnologia ha sviluppato degli algoritmi che mantengono una sensibilità elevata e che permettono al sistema di risparmiare come riportato dai più importanti studi scientifici. Per concludere, gli interventi finali sono stati scanditi dal Dr. Giovanni Bisignani, direttore dell’unità operativa complessa di cardiologia dell’ospedale di Castrovillari, che ha parlato delle prospettive di integrazione del monitoraggio remoto dei dispositivi nel concetto moderno di telemedicina e teleassistenza, la Dr.ssa Maria Teresa Manes, direttore dell’unità operativa complessa di cardiologia UTIC ed elettro stimolazione del Presidio ospedaliero di Paola e Centro ASP Cosenza, che ha evidenziato in che modo l’intelligenza artificiale e gli strumenti digitarli possono aiutare a stratificare il rischio di fibrillazione atriale nel paziente con scompenso cardiaco, la Dr.ssa Silvana De Bonis, direttore unità operativa cardiologia ospedale Giannattasio di Rossano, ha spiegato quale relazione lega dati, controllo remoto e intelligenza artificiale, al fine di risparmiare tempo e in conclusione l’Onorevole Michele Comito, ha spiegato le prospettive di sviluppo regionali dei sistemi di monitoraggio remoto. Un plauso a questo gruppo di specialisti ed eccellenze calabresi che ad unanimità  hanno rivolto un ringraziamento alla regione Calabria che ogni giorno consente di poter raggiungere i propri pazienti con la cura grazie a tecnologie Innovative rispetto agli attuali scenari presenti in altre regioni che altresì consentono ai pazienti calabresi di poter beneficiare di servi di controllo dei dispositivi impiantati anche rimanendo a casa propria e non dover affrontare lunghi tragitti per le cure che risultano eccellenti rimanendo in prossimità della propria provincia di appartenenza.

 

 

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