di GABRIELE RUBINO
Gli effetti dell'indagine 'Inter Nos' cominciano a ripercuotersi sulla gestione attuale dell'Asp di Reggio Calabria. Oltre alle sospensioni dei dipendenti coinvolti nell'indagine della Dda di Reggio Calabria che ha svelato un sistema fatto di corruzione, frode, turbata libertà degli incanti sul servizio di pulizia e sanificazione assegnato con continue proroghe, c'è il nodo del settore economico-finanziario. Il direttore dell'unità della struttura complessa, Giuseppe Corea, originario di Catanzaro, è finito in carcere con l'accusa di aver utilizzato il suo ruolo di pubblico ufficiale per velocizzare i pagamenti in favore di Helios, un'associazione temporanea di imprese in odore di 'ndrangheta secondo gli inquirenti. Il rinnovo dell'incarico di Corea, che era stato assunto a tempo determinato con la procedura del 15-septies, ha inguaiato anche il consigliere regionale Nicola Paris, che si sarebbe mosso per soddisfare le volontà di Helios, cercando contatti ai massimi livelli: il presidente f.f. Nino Spirlì e il commissario straordinario dell'Asp di Reggio Gianluigi Scaffidi. Questi ultimi due, è bene ricordare, non sono indagati, anzi il primo - leggendo l'ordinanza- avrebbe reso sommarie informazioni alla Procura.
Il vuoto lasciato da Corea è indubbiamente un problema per l'Asp di Reggio. Non solo e non tanto perché parliamo dell'ente sanitario con più crucci in Italia dal punto di vista contabile ma anche perché siamo in un'Asp su cui pende l'obbligo previsto dal Decreto Calabria bis (come riformato dai numerosi interventi del Parlamento, che scade a dodici mesi dall'insediamento del commissario straordinario) di adottare i bilanci degli esercizi già conclusi. L'assenza del direttore del settore economico finanziario all'Asp di Reggio è equiparabile all'assenza del direttore del dipartimento prevenzione del ministero della Salute in periodo di Covid.
Di questo ne era consapevole anche il commissario ad acta Guido Longo che praticamente all'indomani dell'inchiesta ha invitato l'Asp a chiedere la collaborazione al GOM di Reggio Calabria per sopperire alla falcidie causata dalla stessa indagine. In questi casi, si stipulano contratti di collaborazione per cui funzionari e dirigenti di un settore di un'azienda prestano (part-time) servizio presso un'altra che versa in una situazione di difficoltà. Peccato però che il GOM di Reggio Calabria non abbia dato la sua disponibilità a causa delle 'carenze di dirigenti amministrativi' di cui soffre. A quel punto sia Longo e sia Scaffidi hanno bussato alla porta di tutte le altre aziende ospedaliere e aziende sanitarie provinciali calabresi. Ma tutti hanno risposto 'no'. Tutti gli altri commissari straordinari hanno spiegato anche per 'le vie brevi' che si sarebbe pregiudicata la funzionalità dei propri settori con il prestito all'Asp di Reggio. Tutta questa cronistoria è contenuta in una delibera firmata oggi dal commissario Scaffidi con cui si prende sostanzialmente atto che l'ente dovrà fare da solo. Infatti, è stato pubblicato l'avviso per cercare un nuovo direttore dell'ufficio economico finanziario (per titoli e colloquio) per la durata di un anno e fino all'espletamento dell'avviso per il conferimento dello stesso incarico ad un dirigente amministrativo assunto a tempo indeterminato.
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