Nella mischia elettorale per le regionali in Calabria nella lista di AVS (Alleanza Verdi e Sinistra)per la Circoscrizione Centro di cui fa parte Catanzaro c’è anche Gianmichele Bosco, attuale presidente del Consiglio Comunale del Capoluogo. Avvocato e Personaggio politico di primo piano, stimatissimo al di la e al disopra delle barriere dell’appartenenza partitica.
1) Presidente Bosco, perché è sceso nella mischia di questa campagna elettorale?
"Ho deciso di candidarmi perché credo che in questa fase la Calabria abbia bisogno di una voce forte, capace di tenere insieme competenza e passione civile. È una sfida difficile, ma non potevo restare spettatore. Ho sempre inteso la politica come servizio, e oggi più che mai è necessario mettere al centro i bisogni reali dei cittadini, al di là delle appartenenze".
2) Qual è il problema che le sta più a cuore e che considera più urgente da risolvere?
"Senza dubbio la sanità. È la priorità assoluta: i cittadini calabresi devono avere il diritto a cure di qualità senza dover emigrare fuori regione. Subito dopo, trasporti e spopolamento: senza collegamenti efficienti e senza prospettive di vita e lavoro dignitose, i giovani continueranno ad andare via".
3) Lei è candidato con AVS a sostegno di Tridico presidente. Quante probabilità ci sono di battere il centrodestra?
"La sfida è difficile, perchè Occhiuto con le dimissioni e ricandidatura lampo pensava di coglierci impreparati ma invece ha trovato un vero muro. Credo che con Tridico abbiamo una proposta seria, concreta, incentrata sul lavoro e sulla giustizia sociale. Se sapremo parlare con chiarezza ai calabresi e dimostrare che esiste un’alternativa credibile, possiamo sorprendere e cambiare gli equilibri".
4) Come si possono tutelare i veri interessi del Capoluogo senza cadere in campanilismi?
"Catanzaro deve essere difesa come Capoluogo non per spirito di rivalsa, ma perché qui insistono istituzioni fondamentali per tutta la Calabria. Non servono barriere, ma un’idea di sviluppo regionale in cui il Capoluogo funzioni da motore per tutti. Questa è mancata".
5) Che futuro vorreste preparare per i giovani calabresi, per frenare l’emigrazione?
"Un futuro in cui il lavoro sia retribuito con dignità. Troppi ragazzi partono perché qui non trovano né opportunità né salari adeguati. Noi vogliamo creare condizioni in cui restare significhi crescere, formarsi, costruire famiglia. E questo passa da sanità, trasporti e lavoro stabile".
6) Università “Magna Grecia”: gioie, amarezze e delusioni?
"Io ricordo quando frequentavo l’Università a Catanzaro: era un vero motore della città, un polo di attrazione che faceva vivere il Capoluogo. Oggi va rilanciata, sostenuta e messa al centro delle politiche regionali, a differenza del centrodestra che in questi anni l'ha fatta diventare di serie B. Senza un’università forte non c’è futuro né per Catanzaro né per la Calabria".
encos
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