di EDOARDO CORASANITI
Colpevole di quei danneggiamenti nel quartiere Lido del capoluogo. Per il Tribunale di Catanzaro, Antonio Sacco è uno dei responsabili. Ed è sette anni la condanna che il Collegio presieduto da Alessandro Bravin gli ha inflitto a termine dell'udienza che si è tenuta nell'aula C del palazzo in via Argento.
Difeso dall'avvocato Antonello Talerico, Sacco è stato coinvolto nell'operazione "Fashion" insieme a Santo Mirarchi (oggi collaboratore di giustizia e dall’avvocato Arnaldo Celia), Antonio Giglio (difeso dall’ avvocato Francesco Iacopino) e Domenico Falcone (difeso da Gregorio Viscomi). I quattro sono accusati, a vario titolo, di tentata estorsione in concorso, danneggiamento e porto abusivo d’armi, con l’aggravante di avere agito con il metodo mafioso per una serie di atti intimidatori avvenuti tra luglio e settembre del 2015 ai danni di alcuni esercizi commerciali del capoluogo.
Il Tribunale, oltre a condannarlo al pagamento delle spese processuale, ha dichiarato Sacco interdetto dai pubblici uffici per la durata della pena.
L'OPERAZIONE: Sono sei gli episodi ricostruiti dagli investigatori, avvenuti presumibilmente nel periodo tra il 6 maggio 2015 e il 10 settembre 2015.
In quattro mesi , secondo l'accusa, la banda guidata da Mirarchi avrebbe cercato di imporre la sua supremazia sul territorio, attraverso ordigni esplosivi, colpi d’arma da fuoco e intimidazioni di vario genere.
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