Intrieri: "L’interesse convergente di Meloni e Mattarella: perché la crisi è stata chiusa in fretta"   

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images Intrieri: "L’interesse convergente di Meloni e Mattarella: perché la crisi è stata chiusa in fretta"   


  20 novembre 2025 08:21

di MARILINA INTRIERI

 
La tensione istituzionale    esplosa dopo la pubblicazione delle frasi attribuite a un consigliere del Quirinale ha generato, nelle ultime 48 ore, un clima di allarme politico col rischio di incrinare il rapporto tra i due vertici dello Stato. Poi l’incontro odierno tra la Presidente del Consiglio  Meloni e il Presidente della Repubblica  Mattarella ha avuto un esito chiaro: la crisi è stata ricomposta.

Se la vicenda si è chiusa rapidamente e’ perché tanto Palazzo Chigi quanto il Quirinale avevano un interesse convergente a farlo. Le ragioni sono evidenti: la stabilita’  istituzionale , la priorità del Presidente della Repubblica di garantire equilibrio e continuità nelle istituzioni. Lasciare che una polemica alimentata da una fonte non verificata si trasformasse in un braccio di ferro tra Presidenza della Repubblica e Governo avrebbe compromesso innanzi tutto l’immagine dell’Italia all’estero, la credibilità delle istituzioni, la percezione di neutralità del Quirinale. La parola d’ordine dunque è’ stata disinnescare subito, non alimentare il caso, non reagire emotivamente, riportare il rapporto sui binari della normale collaborazione costituzionale. La convenienza politica di Meloni e’ quella di evitare una frattura improduttiva poiché aprire un conflitto col Capo dello Stato sarebbe politicamente sterile e istituzionalmente rischioso. La maggioranza non avrebbe alcun beneficio da uno scontro con il garante supremo della Costituzione, anzi avrebbe costretto il governo a una crisi di rapporti col Quirinale, avrebbe alimentato accuse di conflitto permanente, avrebbe concentrato l’attenzione mediatica su un terreno sfavorevole. La presidente del Consiglio ha interesse a mostrarsi affidabile, istituzionalmente matura e concentrata sui dossier concreti. Chiudere la polemica significa per Lei recuperare terreno politico e disinnescare ogni tentativo di destabilizzazione.

Il colloquio al Quirinale ha avuto un valore che va oltre il contenuto: il gesto in sé segnala che non esiste un conflitto tra Governo e Presidenza della Repubblica.La foto e la comunicazione istituzionale trasmettono un messaggio rassicurante al Paese e il sistema politico e mediatico viene orientato verso la de-escalation. Nelle democrazie, i simboli contano quanto le parole. E qui il simbolo ha parlato chiaro: unità dei vertici dello Stato. Una crisi evitabile non va trasformata in battaglia.  Entrambi i vertici hanno colto che questa vicenda non e’ nata  da un conflitto politico reale ma da un testo anonimo, di provenienza incerta, amplificato mediaticamente.Creare una crisi istituzionale sulla base di una fonte opaca avrebbe danneggiato il Paese, offerto spazio a speculazioni e attacchi, indebolito il prestigio delle istituzioni.

Meloni e Mattarella hanno scelto di riconoscere la delicatezza del momento e chiudere una polemica che non poteva diventare un caso di Stato. Anche  in un clima politico polarizzato esiste il  punto fermo che quando la stabilità istituzionale è in gioco, i vertici dello Stato sanno trovare un terreno comune. Mattarella ha salvaguardato  la neutralità della Presidenza e la Meloni ha  preservato  la forza politica del suo governo e evitato un conflitto sterile. Il risultato dovrebbe essere una de-escalation rapida, necessaria e vantaggiosa per entrambi, sopratutto  per il Paese.


Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy . Chiudendo questo banner, o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie.