Storia, letteratura, politica, teatro, imprenditoria, religione rivisitati attraverso le ultime volontà di personaggi come Cavour, Garibaldi, De Nicola, Manzoni, D’Annunzio, Pirandello, Verdi, Caruso, Papa Giovanni XXIII. Sono alcuni dei nomi dei grandi personaggi che hanno fatto la storia d’Italia, le cui ultime volontà sono state riscoperte dal Notariato e messe a disposizione del grande pubblico attraverso la mostra: “Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani” - realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato - una raccolta di documenti che narra l’Italia da un punto di vista inedito, quello dei testamenti di politici, imprenditori, artisti che hanno reso grande il nostro Paese.
Dal 10 maggio al 1° giugno 2025 la mostra “Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani” arriva a Reggio Calabria, presso la Pinacoteca Civica di Reggio Calabria, grazie al Comitato Regionale Notarile della Calabria e Consiglio Notarile di Reggio Calabria e, per la prima volta, saranno esposti i testamenti di Margherita Hack, e il testamento massonico di Totò.
La mostra - nata a Roma in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e riproposta a Genova, Imperia, Mantova, Milano, Modena, Piacenza, Torino, Palermo, Firenze, Bologna, Sassari, Brescia e Lecce e Berlino, è un itinerario inedito e rivelatore, perché ogni testamento racconta, del suo autore, non solo la situazione familiare ed economica, ma soprattutto l’animo, le scelte morali, civili, le propensioni e il carattere. In una panoramica di carte, ma soprattutto di emozioni ad esse affidate. A mettersi in mostra è dunque il nostro Paese, nelle sue diverse voci, in un’ottica del tutto nuova, meno tradizionale e accademica.
Nell’ambito del programma espositivo, è previsto il coinvolgimento attivo dei giovani attraverso il progetto "Notai a scuola per la legalità": un percorso formativo, a cura dei notai del distretto, rivolto agli studenti delle scuole superiori di tutta la regione (Cosenza e provincia, Catanzaro, Crotone, Lamezia Terme, Reggio Calabria e Vibo Valentia), che ha come scopo quello di sensibilizzare i ragazzi alla cultura della legalità, al valore della memoria, attraverso la lettura e l’approfondimento dei testamenti dei Grandi Italiani, alla conoscenza della funzione del notaio come prevenzione e al contrasto ai fenomeni della illegalità. Saranno organizzati tre eventi dedicati agli studenti: sabato 10, 17 e 31 maggio, presso la Sala consiliare di Palazzo San Giorgio.
Per la mostra di Reggio Calabria, oltre ai testamenti dei grandi italiani, sono stati recuperati i testamenti di Grandi Calabresi:
Giuseppe De Nava, politico calabrese, è stato sindaco di Reggio Calabria, impegnandosi nel rilancio della città e nella lotta contro la criminalità organizzata. Ha ricoperto ruoli di rilievo nel Partito Democratico, cercando di promuovere sviluppo, occupazione e infrastrutture. Nel suo testamento un lascito alla sua città: “Lascio e lego l’edificio ad uso di biblioteca esistente in contrada Santa Lucia, con l’annessa area e con l’annesso giardino con palme al piano superiore, alla mia diletta città di Reggio a condizione che accetti di conservarne la destinazione a Biblioteca col titolo che ha e che deve rimanere immutato di Biblioteca Pietro De Nava, a ricordo del mio amato fratello Pietro. […] Mi rincresce di non essere in grado di fare di più non avendone i mezzi”.
Francesco Jerace, scultore calabrese, noto per le sue opere monumentali e il suo stile realistico. Tra le sue opere più celebri, si ricordano sculture pubbliche e ritratti, che gli garantirono riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Così scrisse nel suo testamento: “Sono sano di mente e di corpo, col cuore e l’anima nella grazia del Fattore dell’Universo, che conosco attraverso il testamento di Gesù Cristo. Perdono quelli che mi fecero del male. So di aver amato l’arte con sacro furore. La casa di Polistena resta a mia sorella Anna finché avrà vita, poi giudicherà opportuno, Mariarosa di disporre o dandola come appendice all’Ospedale di S. Maria degli Ungheresi, o al Comune per scuola, facendola adibire all’insegnamento del cucito. Le mie 84 azioni della Banca Popolare servirebbero pure a tale scopo. Una fossa con una pietra al Camposanto di Napoli porterà il nome di F.co Jerace maestro scultore nel secolo XIX”.
Domenico Tripepi: è stato un avvocato e uomo politico calabrese, noto per il suo impegno nella vita pubblica e nel riscatto della sua terra. Fondatore di un movimento politico locale, ha ricoperto incarichi di rilievo sia a livello regionale che nazionale, cercando di promuovere lo sviluppo sociale ed economico della Calabria. Nel suo testamento: “Nomino erede l’Ospedale di Melito Porto Salvo che per indirizzo di onestà e di diligenza costantemente tenuto merita il mio e l’altrui apprezzamento. (…) desidero che sia intestata alla memoria della mia adorata consorte, dalla cortesia e dall’affetto della quale mi è pervenuto quasi tutto ciò che posseggo, una delle maggiori e migliori sale.[…] è necessario che io precisi che ove- faccio un’ipotesi assurda- non potesse o non dovesse accettare, il mio patrimonio, defalcato dai legati, viene da me lasciato, in sua sostituzione, alla Piccola Opera della divina Provvidenza, fondata da D. Luigi Orione, e , nel caso che questa opera ritenesse di non accettare, all’Istituto per l’Assistenza ai Grandi Invalidi.
Mimmo Rotella, artista italiano, pionieristico nel movimento del decollage e celebre per la sua tecnica innovativa di strappare manifesti pubblicitari dalle strade per trasformarli in opere d'arte. Nato a Catanzaro, ha influenzato profondamente l'arte contemporanea con il suo approccio alla materia e alla composizione. Le sue opere sono esposte in importanti musei e gallerie internazionali. Con il testamento darà vita alla sua Fondazione: “Lascio l’immobile sito alla via Sangalli 14 oggi destinato a mio studio alla Fondazione Mimmo Rotella con sede in Milano via Palestro 6 affinché la stessa utilizzi detto immobile per la conservazione del mio archivio delle mie opere. Gli eredi possono vendere le mie opere solo ai Musei, Gallerie Civiche Nazionali ed internazionali o Istituzioni pubbliche di alto livello culturale. Lego alla Fondazione Mimmo Rotella il trenta per cento delle opere d’arte di mia proprietà”.
Gli archivi notarili e di Stato, distribuiti in tutto il territorio italiano, sono pertanto i custodi della memoria e della storia, individuale e collettiva. Mantengono traccia delle attività economiche, patrimoniali, politiche e culturali nel corso della storia delle famiglie, dei paesi e delle città di tutta Italia. Una fonte preziosa per lo studio della storia del nostro paese che i notai contribuiscono ad alimentare con i loro atti e documenti. Uscendo dall’oscurità degli archivi, nei quali sono custoditi e tutelati, ma soprattutto dai rigori dello stereotipo, i testamenti dimostrano così la loro vitalità e la forza della loro funzione.
L’inaugurazione della mostra è prevista per venerdì 9 maggio, alle ore 17, presso Palazzo San Giorgio. A seguire cocktail inaugurale e visita privata alla mostra.
ORARI MOSTRA: DAL 10 MAGGIO AL 1° GIUGNO
Dal martedì al venerdì: ore 8:30 ? 13:30 / 14:30 ? 18:00
sabato: ore 8:30 ? 18:30
domenica: ore 9:00 ? 13:00
lunedì chiuso
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