Avviata la nuova campagna per reclamizzare l’acqua imbottigliata nello stabilimento di Carlopoli. Per calmare l’arsura da peperoncino, il rimedio naturale è l’acqua Leo
CARLOPOLI Ironia, anticonformismo e un pizzico di sfacciato tono dissacrante. Sono le componenti che caratterizzano la nuova campagna promozionale dell’acqua Leo che punta sull’immagine di un ragazzo sempliciotto, che ha mangiato troppo peperoncino e che per “spegnere” l’arsura innescata dalla bravata dovrà necessariamente bere tanta acqua. Ed è proprio lo slogan “Ora hai bisogno d’acqua” a capeggiare il manifesto pubblicitario dell’azienda di Carlopoli che promuove il consumo della Leo su tutto il territorio calabrese.
Una campagna che ha preso il via con iniziative outdoor e spot web sui più importanti siti d’informazione regionale. In particolare l’attività di promozione prevede un piano di affissioni nelle città di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria nonché la brandizzazione dei bus nelle città di Cosenza e Reggio Calabria. Inoltre i manifesti dissacranti saranno affissi dall’1 al 15 agosto, nelle più importanti località balneari della Calabria.
Una scelta che premia l’allegria tipica della stagione estiva, con un occhio attento alla tradizione e alla qualità delle produzioni locali. Il peperoncino - considerato marchio identitario della calabresità - è stato assunto a vero coprotagonista della promozione. Come la stessa acqua Leo che nasce dalla storica sorgente di Vucisano, nel cuore della Sila Piccola catanzarese. Due prodotti d’eccellenza del territorio che si uniscono l’uno come naturale conseguenza dell’altro. Antico antidoto del piccante gusto di trasgredire a tavola. Colori, sapori e appunto ironia. Senza dimenticare però, le doti principali che contraddistinguono la Leo: basso residuo fisso, bassa durezza, basso contenuto di sodio e oligoelementi equilibrati. Elementi che si riscontrano nel sistema adottato per imbottigliare e distribuire acque d’eccellenza, senza modificarne le caratteristiche naturali, vero vanto della produzione. La sorgente dell’Acqua Leo, infatti, si trova a un’altitudine di mille metri sul livello del mare nell’Altopiano della Sila. In un ambiente incontaminato, le acque vengono sapientemente intercettate e imbottigliate attraverso un processo rapido – in linea con il corretto uso delle risorse idriche - che ne garantisce le caratteristiche note da tempo.
Qualità, che grazie alla campagna promozionale avviata dal management esalterà con ironia il gusto di assaporare la Leo e spegnere le arsure di un’estate rovente. Come dopo aver mangiato, appunto, troppo peperoncino: “Ora hai bisogno d’acqua”.
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