di FRANCESCO IULIANO
Anche i lavoratori di Catanzaro hanno aderito allo sciopero nazionale dei dipendenti dell’Ispettorato del lavoro, dandosi appuntamento davanti alla sede della Prefettura. A sostenere i lavoratori, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
Tra le rivendicazioni il riconoscimento di piena autonomia dell’Inl, organizzativa e finanziaria, come una moderna Agenzia e non più soggetto istituzionalmente ibrido; maggiore appetibilità dell’Inl attraverso aumento degli importi del Frd di Ente e del cosiddetto decreto Poletti, del fondo spese lite e la possibilità di utilizzo dei proventi derivanti dalle sanzioni comminate in materia di salute e sicurezza in favore del personale;
riconoscimento al personale ispettivo ordinario e tecnico di una specifica indennità di polizia giudiziaria in ragione dell’esercizio delle competenze di Upg; riconoscimento degli arretrati della perequazione per il triennio 2020-22, senza considerare la cosiddetta una tantum, corrisposta al personale ad altro titolo; organizzazione più snella e moderna e informatizzazione piena di tutti gli uffici; riconoscimento e valorizzazione delle professionalità presenti all’interno dell’Inl.
“Oggi - ha detto il segretario generale della Cisl funzione pubblica Calabria, Luciana Giordano - c’è sciopero in tutta Italia degli ispettori del lavoro tutto il personale dell'ispettorato nazionale del lavoro. Incrociamo le braccia per dire basta ad una situazione che da un lato vede gli organi di governo e la politica proclamare una volontà che mira a combattere le morti bianche, gli infortuni sul lavoro, e tutto quello che riguarda l'osservanza della normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e, dall’altro, non potenzia invece il lavoro svolto dagli ispettori del lavoro. Un personale che sta dando il massimo ma che ha scarsissime risorse. Chiediamo che l'Istituto sia trasformato in una vera agenzia con autonomia organizzativa, autonomia finanziaria e, soprattutto, che vengano riconosciute le stesse retribuzioni e lo stesso trattamento economico riconosciuto agli altri dipendenti statali”.
Nella mattinata anche l’appuntamento una delegazione dei lavoratori e dei sindacati hanno incontrato il prefetto Enrico Ricci al quale hanno consegnato una copia della nota unitaria da far pervenire al Governo centrale con la quale hanno chiesto “gesti concreti tesi a risolvere le criticità e riconoscere alla vigilanza sul lavoro il ruolo che merita”.
Sulla stessa linea anche la Uil. “Come sigle sindacali - ha commentato Loredana Laria - vogliamo attirare l'attenzione di questo governo sul mondo del lavoro. Ogni giorno in Italia muoiono tre lavorati. Mille all’anno. Persone che ogni giorno escono da casa per andare a lavorare ma che non vi fanno più ritorno. Un dato enorme spesso sottovalutato. Se questi morti fossero stati morti per mafia, sicuramente il Governo si sarebbe attivato”.
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