Ha lavorato a Catanzaro alle dipendenze di un istituto che si occupa dell’attività di vigilanza anche in favore di enti pubblici. In virtù di più contratti di lavoro a termine. Solo che così facendo è stato precarizzato avendo il datore di lavoro abusato dei contratti a termine, in violazione del d.lgs. N. 81/2015, ed è sorto il diritto del lavoratore alla stipula del contratto a tempo indeterminato. A cui, tuttavia, il datore di lavoro vuole sottrarsi.
Da qui l’esposto del lavoratore, per il tramite dell’Avv. Francesco Pitaro, all’Ispettorato del Lavoro, al Prefetto e al Questore di Catanzaro, nonché all’Università Magna Graecia e all’Azienda Mater Domini per i quali il datore di lavoro svolge il servizio di vigilanza.
Nell’atto dell’Avv. Francesco Pitaro si legge che il lavoratore ha chiesto: “1)che l’Ispettorato del Lavoro di Catanzaro in relazione ai fatti sopra esposti voglia, anche ai sensi del D.lgs. N. 124/2004, svolgere ogni attività ed iniziativa di legge, anche convocando l’omissiva datrice di lavoro, e anche svolgendo ogni necessario accertamento e ispezione, e adottare, ove si rinvengano i presupposti, anche i dovuti atti sanzionatori nei confronti dell’inadempiente datore di lavoro, nonché fissare un incontro tra le parti per un’eventuale conciliazione; 2)che la Prefettura di Catanzaro e la Questura di Catanzaro, nell’ambito dei loro poteri e delle loro prerogative, prendano atto della violazione dei diritti subiti dall’incolpevole lavoratore da parte del tracotante Istituto di vigilanza e adottino atti e provvedimenti conseguenti; 3)Che l’Università Magna Graecia e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Mater Domini prendano atto della violazione perpetrata da parte del detto istituto di vigilanza dei diritti primari del lavoratore e adottino ogni più opportuno atto con riferimento alla esecuzione del contratto di vigilanza in essere e con riferimento alla tutela dei diritti primari dei lavoratori utilizzati per svolgere l’incarico commissionato al detto omissivo e inadempiente Istituto di vigilanza”.
Il lavoratore, inoltre, si legge ancora nell’atto, “a tutela dei propri diritti e delle proprie ragioni e della propria dignità di lavoratore, riserva di depositare un esposto/querela alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro affinchè sia esaminata tutta la vicenda e venga valutata la sussistenza di eventuali ipotesi di reato a carico dell’istituto/datore di lavoro e dei soggetti responsabili”.
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