di FRANCESCO IULIANO
Due concerti dell’associazione musicale Promocultura. E’ quanto è stato organizzato all’Istituto penitenziario ‘Ugo Caridi’ di Catanzaro, dall’associazione presieduta dal maestro Tommaso Rotella.
Un’attività sostenuta dalla direttrice dell’Istituto Patrizia Delfino, con il sostegno dei funzionari dell’Area educativa e della Polizia Penitenziaria.
«Nel sottolineare la grande partecipazione dei detenuti - ha commentato Patrizia Delfino - è fondamentale ricordare la valenza trattamentale e rieducativa dell’iniziativa, in quanto la musica ritengo sia uno strumento eccezionale di diffusione della cultura, ma anche di riflessione soprattutto quando il tempo della riflessione è più ampio come per l’uomo detenuto. Il mio ringraziamento va al vicedirettore dell’Istituto, Salvatore Trieste, al comandante di reparto, Massimo Carnevale, ai collaboratori dell’Area educativa ed al maestro Tommaso Rotella che, con la sua associazione, contribuisce ormai da anni ad alleviare la sofferenza della carcerazione portando, come in questa occasione, una ventata d’estate all’interno delle mura del penitenziario».
Le iniziative, che si inseriscono nel progetto ‘Musica…dentro’, rientrano tra le celebrazioni del 30esimo anniversario de “La Festa della Musica”.
Un progetto di educazione musicale promosso dal Ministero della Cultura, dalla Commissione europea, dal Dipartimento delle Politiche giovanili e del Servizio civile e dall’Associazione italiana per la promozione della cultura musicale.
Tra i prossimi obiettivi della direzione dell’Istituto, anche quello dell’organizzazione, a breve, di un laboratorio musicale gestito dal maestro Rotella, volontario ex articolo 78.
Protagonisti del primo concerto dal titolo “Cantata da Partenope a Scilla e Cariddi”, il trio composto da Sara Biblioteca (chitarra e voce), Francesco Pappaletto (tastiere) e Gabriele Pappaletto (percussioni), che hanno proposto uno spettacolo di musiche popolari dell’Italia del sud, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere la cultura popolare attraverso la musica, la danza e gli strumenti musicali. dal titolo la. Al termine anche una mostra di strumenti musicali e spartiti antichi risalenti alla fine dell’Ottocento in dotazione ai complessi bandistici, e di strumenti popolari della tradizione calabrese quali ‘Lira, pipite e tamburelli’.
Nel concerto di lunedì 20 agosto scorso, il palcoscenico del teatro all’interno dell’Istituto, è stato affidato al duo Kithebiv, composto da Nunzia Spostato (voce) e Christian Berardi (chitarra), che ha proposto brani della tradizione popolare calabrese ed alcuni classici della canzone partenopea e la rivisitazione di brani appartenenti al repertorio di Renato Carosone.
«Tali iniziative - ha commentato Tommaso Rotella -, inserite nel progetto in rete Mille e…una Nota, hanno un forte significato di inclusione sociale e l’obiettivo di tracciare percorsi funzionali alla riabilitazione e inclusione sociale, offrendo loro un supporto per farli sentire meno soli e meno fragili. L’essere vicini alla popolazione detenuta, soprattutto nei momenti di festa e nel periodo estivo - ha concluso -, è sicuramente un segnale di prossimità nei loro confronti».
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