Italia Nostra: "Su cinema Orso e scuola Maddalena due pesi e due misure dalla Soprintendenza"

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Elena Bova, presidente Italia Nostra Catanzaro
  01 febbraio 2023 18:59

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Elena Bova, presidente Italia Nostra Catanzaro.

"Apprendiamo con soddisfazione che il Segretariato Regionale del Ministero della Cultura ha riconosciuto il cinema Orso di Catanzaro Lido quale immobile tutelato dal Decreto legislativo n.42 del 2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) in quanto “una importante testimonianza sociale e della memoria urbana della prima metà del 900. Il cinema sarebbe espressione di sapienza architettonica e di un’identità autentica radicata con il luogo e lo spazio fisico, con la comunità e con la storia”. Ed ancora scrivono nella relazione: “Il cinema va salvaguardato e tutelato in quanto espressione fisica delle vicende che hanno caratterizzato per mezzo secolo la storia umana e sociale del borgo rivestendo quindi particolare interesse”.

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Com’è strana questa Soprintendenza! Si potrebbe dire due pesi e due misure.

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Ci saremmo aspettati analogo riconoscimento di interesse storico culturale per la ex scuola della Maddalena che è un tutt’uno con la chiesa e parte del complesso conventuale del XVI sec. e che l’amministrazione Abramo aveva deciso di demolire fruttando  un finanziamento per realizzare residenze per militari .Nella lettera inviata al Comune di Catanzaro nel novembre 2022,dopo le numerose denunce fatte da Italia Nostra la Soprintendenza scrive : “la ex scuola Maddalena insiste sull’area di sedime dell’ex Monastero della Maddalena demolito a seguito del terremoto del 1908 e non presenta interesse storico artistico ovvero emergenze architettoniche riconducibili al convento e considerato che l’attuale edificio realizzato negli anni 20 è privo di elementi di pregio e/o interesse culturale non rientra tra i beni tutelati dal D.L.  42 /2004.” Neppure il mantenimento dell’integrità della facciata che ha una totale armonia in linea con lo stile del ventennio viene considerato bene da tutelare infatti la scuola era intitolata alla madre del Duce. E questo nonostante il PRG attualmente vigente consideri gli immobili di interesse storico tutelati “ipso jure” da sottoporre a restauro conservativo. Quindi per demolire nel centro storico ci vorrebbe una variante allo stesso PRG.

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Come mai per la Maddalena non vale il riconoscimento della memoria urbana che connota l’identità dei luoghi ed il loro legame sociale? Come mai non è considerata anche lei “identità autentica radicata con il luogo e lo spazio fisico di una comunità?”

Eppure dal Convento della Maddalena prende il nome il quartiere, tra i più importanti della città, con storici palazzi nobiliari e che ha ospitato nel passato botteghe artigiane e le antiche arti della seta.

C’è tanta memoria storica da tutelare e tramandare nella nostra ferma opposizione alla demolizione. Il nostro stupore è come sia possibile che la Soprintendenza non sia in grado di riconoscerlo".

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