Italia Viva Calabria a sostegno delle proposte di Anci Calabria

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  26 gennaio 2021 14:50

Recovery plan e Anci, intervengono i coordinatori provinciali e i dirigenti nazionali di Italia Viva della Calabria.

"Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il c.d. Recovery Plan, sebbene migliorato grazie anche alle proposte di Italia Viva, continua a mostrare ampie lacune, inefficienze e sperequazioni. Non è un caso se, nella giornata di ieri, anche le associazioni di categoria -. scrivono - hanno evidenziato il loro malessere verso il progetto". 

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"In questa partita importantissima per l’Italia, il Sud del nostro paese rischia di essere ulteriormente indebolito: ad esso sono riservati soltanto il 34% delle risorse laddove, invero, dovrebbero essere invertite le parti col resto della nazione, proprio per coprire il gap che da tanto, troppo, tempo tutti dicono di voler risolvere. In questo già misero quadro, inoltre, alla Calabria spettano pochi spiccioli destinati a parvenze di progettualità solo accennate e molto fumose. È per questo che - aggiungono - come Italia Viva Calabria - sosteniamo e condividiamo il lavoro di stimolo realizzato da ANCI Calabria che, riprendendo e facendo proprie le idee e le proposte della senatrice Vono e del senatore e sindaco Magorno, solleva una serie di punti di attenzione in merito ad infrastrutture, sanità ed amministrazione.

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"Il tema della dotazione di una reale linea di Alta Velocità, e non di un suo surrogato, del completamento della SS106 e della mancanza di collegamenti con il porto di Gioia Tauro, nonché la totale esclusione di quest’ultimo dal piano di sviluppo competitivo e sostenibile - da attuarsi ad esempio con il progetto integrato “Porti d’Italia” - previsto per tutti gli altri sistemi portuali italiani, sono argomenti in cui il PNRR mostra tutta la sua carenza. Così come anche carente risultano  - sottolineano - progettualità in merito alla specifica misura finalizzata al recupero e valorizzazione del territorio ed a sostegno del “sistema Città”.

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"Infine - affermano - un capitolo a parte merita il discorso sanità: in un momento storico così delicato ed in una regione da troppo tempo umiliata dal commissariamento e da continue spoliazioni infrastrutturali ed economiche, forte si alza la richiesta di utilizzare il MES. Grazie ad esso si potranno, di fatti, effettuare considerevoli investimenti su strutture ospedaliere, sanitarie e telemedicina e si avranno a disposizione le risorse economiche necessarie a ripianare il debito della sanità calabrese, aumentato peraltro con le gestioni commissariali, così da consentire il ritorno alla gestione ordinaria".

"Auspichiamo, quindi, che tutte le forze politiche che abbiamo realmente a cuore la rinascita ed il rilancio della nostra Regione condividano tali tematiche e le portino, unitariamente, all’attenzione del Governo - concludono - per una loro pronta realizzazione".

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