di MARCO VALLONE
Tutti devono avere diritto a poter accedere al mare nel modo più semplice e funzionale possibile. Ne sono fortemente convinti al Rotary Club Catanzaro, Distretto 2102, se si tiene conto che questo pomeriggio è stata presentata, presso il Lido Valentino Beach Club, la quarta edizione del progetto “#SpiaggeAccessibili”, un'iniziativa che ormai da diversi anni pone al centro la piena inclusione delle famiglie e delle persone con disabilità.
Sono state difatti predisposte anche quest'anno, come negli anni precedenti, delle oasi attrezzate, da 12 metri quadrati ciascuna, presso il Lido Valentino sito nel quartiere Giovino di Catanzaro: si tratta di spazi pensati, per i mesi di luglio e agosto, con il fine di poter accogliere persone con difficoltà motorie o in situazione di fragilità economica, ulteriormente arricchiti dalla presenza di una passerella automatizzata, che intende garantire un sicuro accesso all'acqua anche alle persone in carrozzina, in modo agevole e finanche senza accompagnamento.
Hanno partecipato alla presentazione ufficiale del progetto, tra gli altri, Ferdinando Saracco, presidente Rotary Club Catanzaro; Giuseppe Mazzei, ideatore e coordinatore del progetto, nonché past president Rotary Club Catanzaro; Nunzio Belcaro, assessore alle politiche sociali del Comune di Catanzaro; Ernesto Siclari, garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria. Alla moderazione dell'incontro ha provveduto Fabio Scavo, prefetto e presidente della Commissione Immagine Pubblica del Rotary Club Catanzaro.
Quella presentata oggi è una possibilità garantita dal Rotary Club Catanzaro “ormai da 4 anni – ha spiegato Ferdinando Saracco, presidente del Rotary Club Catanzaro – ai disabili. E' un qualcosa di speciale: il progetto è nato qualche anno fa e attualmente stiamo cercando anche di coinvolgere le istituzioni locali in modo tale che questa possibilità possa venire data anche ad altre persone non solo su questa spiaggia, ma anche su altre spiagge, eventualmente anche libere”. Dal canto suo Giuseppe Mazzei, coordinatore del progetto “Spiagge accessibili”, ha evidenziato come Rotary sia “da sempre impegnato nelle attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni per quel che concerne l'abbattimento delle barriere architettoniche ma soprattutto culturali. Questo progetto nasce in partnership con la cooperativa sociale Zarapoti che gestisce il Lido Valentino, un'eccellenza a livello regionale. Bisogna considerare infatti che è l'unica struttura totalmente accessibile e fruibile e, quindi, dà la possibilità alle persone con disabilità motoria di potersi muovere liberamente e di fare il bagno. La cosa più triste – ha rilevato Mazzei – è che ancora nel 2025 ci siano persone che, non potendo accedere a queste strutture (perché ormai possiamo vedere che sono al completo), devono restare a casa. Non hanno la possibilità di poter stare sulla spiaggia e di poter fare un bagno: è una cosa estremamente grave a nostro parere, anche perché ci sono le risorse pubbliche per migliorare questi servizi e creare un welfare veramente inclusivo. Come Rotary anche oggi, in questa quarta edizione, alla presenza delle istituzioni regionali e comunali vogliamo ribadire il concetto fondamentale per cui bisogna rimettere la persona al centro. E quindi tutti insieme, senza polemiche e senza attriti, dobbiamo trovare le soluzioni per fare in modo che le risorse pubbliche possano essere impiegate per sostenere attività come questa del Valentino Beach Club, ma anche per creare, magari, l'apertura di strutture analoghe nel territorio regionale”.
Ha tenuto a portare il proprio contributo all'iniziativa anche l'assessore alle politiche sociali del Comune di Catanzaro, Nunzio Belcaro, che sul tema delle persone con disabilità ha rilevato come l'amministrazione comunale sia reduce, “in questa settimana, da una riunione importantissima con i Comuni nell'ambito costiero. Sono sette i Comuni che agiscono sull'ambito pertinente alle politiche sociali del Comune di Catanzaro. La riunione si è tenuta alla presenza del dirigente Antonio Ferraiolo e della vicesindaca Giusy Iemma. Abbiamo cercato di condividere in maniera sinergica la questione partendo dalle passerelle e dalla sedia job, che sarebbe importante averne davvero a disposizione in tutte le spiagge pubbliche dei Comuni costieri. E' stato fatto anche un ottimo lavoro in sinergia per parlare di trasporto delle persone con disabilità lungo la costa medio ionica che è di pertinenza del nostro ambito. Su questo abbiamo lavorato, direttamente sui fondi regionali destinati agli ambiti che hanno influenza sulla costa e sul mare. Ed è quello che è emerso chiaramente è stato il lavoro di gruppo, nel mettere insieme le criticità ma, a questo punto, anche gli slanci e le idee perché è una questione che riguarda davvero tutti e non include solo le persone, ma anche le energie dei singoli Comuni. Questo è stato anche un momento molto bello e significativo”. Quello presentato questo pomeriggio è un servizio che incide anche sulla qualifica di Catanzaro, e in particolare del quartiere Giovino, come Bandiera Blu: “Non può esistere bandiera blu senza sostenibilità e inclusione sociale: includere le persone con disabilità è fondamentale” ha commentato in proposito l'assessore Belcaro.
Infine il garante dei diritti delle persone con disabilità della Regione Calabria, Ernesto Siclari, ha affermato di ritenere “fondamentale” un progetto come quello di “Spiagge accessibili” per garantire maggiori diritti alle persone disabili: “Incontri come questo servono per far sì che sempre di più, a livello culturale e formativo, la comunità capisca che è indispensabile creare percorsi di condivisione, rendendo accessibili anche i luoghi turistici, perché no. Se pensiamo che – ha commentato Ernesto Siclari – su circa 3 milioni di persone con disabilità in Italia 900mila viaggiano già, e si prevede che nei prossimi 10 anni la cifra si andrà a moltiplicare, questo rende già l'idea di come le strutture ricettive della Calabria debbano assolutamente attrezzarsi per far sì che ognuno di noi, anche le persone più fragili, possa godere dei momenti di relax, di turismo e, perché no, intrattenimento. Serve alla nostra società e alla nostra Regione, che sta investendo somme importanti nel settore che si dedica alla disabilità. Ma serve anche un percorso di condivisione culturale, soprattutto per quanto riguarda il settore alberghiero, il settore della ricettività turistica calabrese, che non può rimanere indietro rispetto ad una Europa che viaggia su questa linea”. Spesso si parla di bandiera blu, che non significa solo mare pulito ma anche garantire servizi: “Significa tutto, significa fare sistema – ha sottolineato Siclari -. Far sì cioè che, attraverso la famosa rete di cui sempre parliamo, si possa arrivare ad individuare gli obiettivi ma soprattutto a raggiungerli. Quindi serve progettazione, programmazione e serve anche il dialogo tra le varie parti che sono coinvolte e che deve portare poi all'erogazione dei servizi, siano essi privati o pubblici. Quindi, in questo senso, il discorso di fare sistema sta a significare proprio che serve la condivisione di intenti per poi proseguire proprio sulla strada della condivisione. Colui che riesce a percepire, l'amministratore e l'imprenditore che riescono a comprendere la validità e l'importanza della condivisione, fa sempre poi la differenza col raggiungimento dei nostri risultati”.
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