di IVAN CARDAMONE*
L’idea di dedicare a Saverio Rotundo, in arte U Ciaciu, un apposito evento che ne celebra gli oltre Ottanta anni di attività artistica e le sue straordinarie virtù umane, rappresenta un momento assai significativo per la Città e per l’idea di una cultura capace di valorizzare la comunione e la condivisione popolare ad un livello alto. Abbiamo voluto presentare a un pubblico vasto gli aspetti identitari di Saverio Rotundo, che rappresenta un prezioso simbolo di quella catanzaresità positiva e qualificante, fatta di genio, impegno civico, passione, libertà, forza creativa, fiducia nel futuro. Molte sue opere realizzate in ferro e con oggetti abbandonati, connotano massimamente il concetto di ready made, di arte del recupero, e lo slanciano verso elementi di fantasia e di originalità ampiamente riconosciuti anche a livello internazionale.
Un metodo propulsivo e di ampia promozione e di rete, che stiamo offrendo a molti artisti e talenti del nostro territorio, accompagnandoli in rassegne che coinvolgono tutti i contenitori culturali e la cittadinanza attiva, non lasciando praticamente neppure una giornata del Centro Storico e dei quartieri cittadini senza momenti culturali. Il maestro Rotundo, che ha speso un’intera vita per la dimensione creativa, è stato un vero anticipatore e un facilitatore del fare arte e cultura in favore degli altri. Una cultura che si rende popolare, capace di includere e non di riservarsi a una sola élite ristretta di fruitori.
Come Assessore alla Cultura ho inteso dare spazio e sostegno ai nostri artisti e operatori culturali provando a conciliare le energie del territorio, l’arte, il cinema, la musica, la cultura in genere, con un respiro più generale e ampio. E anche l’evento in cui omaggiamo Saverio Rotundo, che prevede una serie di approfondimenti che si coniugheranno all’interno del primo catalogo che la Città dedica interamente alla sua figura -che sarà presente nelle più importanti biblioteche italiane, e nei maggiori istituti accademici e d’arte - segue i dettami in cui credo fortemente, di valorizzare cioè pienamente la nostra tradizione, le nostre innovazioni, le nostre eccellenze, di aumentare l’offerta dei servizi, di trasferimento di know how, la promozione di nuove forme di protagonismo cittadino, l’attenzione alle fasce disagiate, in una visione dialogante con il resto del Paese e con le caratterizzazioni anche estere.
All’interno della Galleria dell’Abbandono, il Ciacio ha idealizzato la sua poetica, facendo convivere la scultura con l’arte del recupero e della rigenerazione, reinventando stili e modelli. Capace di straordinarie commistioni, di una fantasia e originalità prodigiose, ha saputo nel tempo evolvere e ristrutturare la sua poetica. Per come sostiene Vittorio Sgarbi, “…mentre tutti dormono, alla fine i catanzaresi si svegliano la mattina e trovano Saverio che gli ha regalato il Barocco che non hanno avuto”. Insieme abbiamo il dovere di ricordarlo e di fare forse di più diquanto è stato fatto in vita per una figura tanto generosa e colma di significati.
Nel cuore del luogo evocativo della cultura catanzarese, il Complesso Monumentale San Giovanni, Saverio Rotundo era solito condividere le sue idee e lasciarsi ispirare dai movimenti della gente e delle cose, che sapeva tradurre magicamente con poesia ed estro. Siamo sicuri che la Città potrà fare tesoro della sua esperienza e che i giovani sapranno trovare in lui fonte di ispirazione e di riferimento, come è stato e sarà per altri illustri artisti catanzaresi.
*assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro
Il 31 luglio alle ore 18:00, presso il Complesso Monumentale del San Giovanni, sarà presentato il catalogo “L’arte di tutti i tempi dell’abbandono Saverio Rotundo U Ciaciu”. Una iniziativa dell’Assessorato alla Cultura della Città di Catanzaro
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