Lunedì il secondo appuntamento della rassegna “Jazz on the rock" ripercorrendo le colonne sonore che hanno fatto la storia del cinema italiano
09 agosto 2024 19:11Dopo il grande successo di Fabrizio Bosso nella serata inaugurale di “Jazz on the rock”, la rassegna musicale diretta da Andrea Porcelli che porta sulla costa Jonica i principali e più noti artisti della scena jazz, spazio ora al secondo appuntamento che vedrà protagonista un altro grande musicista pronto ad intrattenere ed incantare il pubblico de “La Scogliera” di Pietragrande.
Un arrangiamento della musica del cinema italiano con colonne sonore leggendarie come quelle scritte da Ennio Morricone o Nino Rota riproposte in chiave jazz per un’unione tra arti. Sarà il filo conduttore della seconda serata di lunedì 12 agosto 2024 che a partire dalle 22.30 vedrà protagonista alla Scogliera di Pietragrande (CZ) il sassofonista Stefano Di Battista in una celebrazione intermediale per un momento toccante illuminato da quel riverbero che Di Battista ha deciso di realizzare in un album che mettesse insieme lo splendore della grande musica italiana di un tempo e la necessità di mantenerla viva, brillante, eterna.
Nato a Roma il 14 febbraio del ’69 da una famiglia di musicisti ed appassionati di musica. Ha iniziato a studiare il sassofono all’età di 13 anni in una banda di un piccolo quartiere, composta principalmente da ragazzini. E’ qui che, fino all’età di 16 anni, Stefano ha sperimentato quella che sarebbe diventata una delle qualità essenziali della sua musica: l’allegria. Durante questo periodo ha due incontri decisivi che lo indirizzano verso la sua vocazione: scopre il jazz, innamorandosi del suono “acidulo” di Art Pepper (“…immediatamente volevo suonare in quel modo… fu l’inizio della mia passione”) e incontra l’uomo che diventerà il suo mentore, il leggendario alto sassofonista Massimo Urbani (“lui era un mostro, suonava senza conoscere cosa venisse dopo. Istintivamente.”). La sua starda è ormai segnata: Stefano sarà un musicista jazz. Si iscrive al conservatorio, perfeziona la sua tecnica familiarizzando con la tradizione classica del sassofono (Jacques Ibert, ecc.) conseguendo il diploma con il massimo dei voti all’età di 21 anni. Incomincia poi a suonare in gruppi di vario genere e nel ’92 si trova per caso a suonare al Calvi Jazz Festival; è lì che incontra per la prima volta dei musicisti francesi, primo fra tutti Jean-Pierre Como che lo invita a suonare a Parigi. Per Stefano è una rivelazione (“quando sono arrivato in Francia, avevo l’impressione di essere nato lì. In Italia avevo l’impressione di non esistere…”).
Da quel momento in poi, Stefano ha fatto la spola tra Roma e Parigi, moltiplicando le sue audizioni in modo da procacciarsi qualche ingaggio. Infine si procura due concerti al Sunset di Parigi, con un trio formato dal batterista Roberto Gatto e dal contrabbassista francese Michel Benita. Gatto rinuncia e viene rimpiazzato all’ultimo minuto dal batterista Aldo Romano, che viene colpito dallo stile affascinante del sassofonista. In un attimo è nata un’amicizia tra i due. La seconda sera Stèphane Huchard è alla batteria e invita Laurent Cugny, prossimo a prendere le redini dell’ONJ (Orchestra Nazionale del Jazz). Stefano viene assunto all’istante. In due sere da sogno la vita di Di Battista è cambiata. E’ il 1994 e la sua carriera decolla a Parigi.
Si stabilisce nella città e incomincia la vita sfrenata del musicista. Oltre alla partecipazione al progetto di Aldo Romano dal quale sono scaturite due registrazioni discografiche (Prosodie e Intervista) e la presenza nell’ONJ diretta da Cugny, continua ad incontrare gente, tiene alcuni concerti in trio con Daniel Humair e J.F. Jenny Clark, suona con musicisti americani di passaggio come Jimmy Cobb, Walter Brooker, Nat Adderly, ecc. La carriera di Di Battista è a una svolta. Pilastro dei vari gruppi di Aldo Romano, membro del sestetto di Michel Petrucciani, Stefano incomincia a pensare alla realizzazione di un progetto a suo nome. Nel ’97 il suo primo album per la Label Bleu, dal titolo “Volare”, lo vede al fianco di Flavio Boltro alla tromba, Eric Legnini al piano (il suo pianista di questi ultimi anni), Benjamin Henocq alla batteria e Rosario Bonaccorso al contrabbasso (“la ritmica che ho sempre desiderato”). Nel ’98 arriva il suo primo ingaggio per la storica Blue Note, per la quale inciderà l’album “A prima vista”, accompagnato dalla stessa formazione di musicisti, che tra le altre cose diventerà il suo gruppo stabile di riferimento. Nel luglio ’00, la registrazione di un disco magistrale dove Stefano è affiancato dall’incomparabile presenza di Elvin Jones alla batteria (il leggendario batterista di John Coltrane), Jacky Terrasson al piano e Rosario Bonaccorso al contrabbasso. Il disco, dall’omonimo titolo, uscirà poi nell’Ottobre 2000.
Nel 2016 esce l’album dedicato alla figura femminile “Womman’sNel 2017 realizza la colonna sonora “solo cuore e amore candidata al David Di Donattello. Nel 2020 realizza la colonna sonora del film “futura” nelle sale settembre 2021. Nel 2021/22 e uscito in tutto il mondo in aprile il nuovo album dedicato al maestro Morricone in versione jazz. Il Progetto che eseguirà dal vivo e Morricone Stories Prodotto della warner Germania è in questo momento in testa alle classifiche jazz Francesi e tedesche. Il 4 maggio 2024 esce in tutto il mondo il nuovo disco “La Dolce Vita” sempre prodotto dalla Warner Germania.
Appuntamento per questo lunedì 12 agosto p.v. con apertura dei cancelli alle ore 21.30 e inizio delle spettacolo alle ore 22.30. Biglietti ancora disponibili ed acquistabili al seguente link: https://xceed.me/it/catanzaro/event/jazz-on-the-rock-stefano-di-battista--163153
Al termine del concerto di Stefano Di Battista, il dj-set di Walter Russo e Giorgio Franzè animerà ancora la serata facendo scatenare i presenti sulle note di energici e immortali brani della musica dance.
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