Karol-Betania contro lo stato di agitazione dei sindacati: "Inopportuno"

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  12 febbraio 2023 14:50

"Lo stato di agitazione indetto dalle organizzazioni sindacali sembra a dir poco inopportuno e, comunque, ingiustificato" a riferirlo in una nota stampa è la Karol Betania Strutture Sanitarie in riferimento allo sciopero indetto dalle sigle sindacali a cui aderiscono gli operatori delle strutture da loro gestione. 

Lo sciopero è stato definito come "inopportuno" dal momento in cui, la fondazione,  "la Karol si è attenuta al percorso concordato con i sindacati a seguito degli incontri che si sono svolti in passato in un clima di grande e proficua collaborazione". A ciò, si aggiunge che: "le retribuzioni di dicembre e la tredicesima (quest’ultima debito che resta ascritto alla Fondazione Betania essendo la voltura dell’accreditamento intervenuta nel mese di dicembre 2022 e la contrattualizzazione nel mese di febbraio appena cinque giorni lavorativi addietro) verranno ricevute dai lavoratori entro i primi giorni della prossima settimana (tra lunedì e martedì) anzicchè oggi come era stato convenuto inter partes ed il  lieve ritardo sarebbe stato possibile evitarlo ove le procedure di passaggio fossero avvenute con una maggiore speditezza da parte degli enti preposti, in particolare senza la stipula della Convenzione con l’ASP la stessa ha ritenuto di non effettuare nessun pagamento in favore di Karol Betania rispetto alle fatture già emesse per il mese di dicembre e gennaio e il primo pagamento è stato effettuato oggi. " E inoltre che "nell’ambito del confronto e della collaborazione, che fin d’ora ha caratterizzato i rapporti fra le parti, sarebbe stato più proficuo, oltre che più corretto e leale, avanzare una semplice richiesta di chiarimento sui pochi giorni di ritardo rispetto ai termini prima stabiliti".
 
?"Quanto precede rivela la pretestuosità e l’allarmismo fine a se stesso che caratterizza la nota in oggetto" ha spiegato l'AD, Marco Zummo. "?Nessuna velata minaccia, poi, v’è stata sulla asserita “interruzione del rapporto di lavoro” con i lavoratori che hanno intrapreso le azioni legali. Si tratta di una accusa gratuita e lesiva dell’immagine della società , atteso che: il testo dei verbali di conciliazione che prevedono l’accettazione da parte del lavoratore al trasferimento da Fondazione Betania a Karol Betania ,con il relativo piano di rientro dei loro arretrati che vengono loro tutti riconosciuti, sono stati concordati con quelle OO.SS che ora “gridano “alla “minaccia”; porre come condizione per il passaggio dei lavoratori alla società ,che è una semplice affittuaria , l’accettazione del trasferimento e la dilazione dei pagamenti degli arretrati vantati nei confronti della Fondazione Betania (che ammontano complessivamente a c.a 3milioni di euro) di solo 90 giorni non costituisce un abuso, né tantomeno si può qualificare come una minaccia; sempre l’accettazione della suddetta dilazione è stata sempre posta come presupposto per la prosecuzione del rapporto in tutti gli incontri con le OO.SS e con i lavoratori, nonché accettata dagli stessi Sindacati e dagli stessi lavoratori; di tale condizione propedeutica al passaggio dei lavoratori v’è traccia in tutti i verbali di incontri con le OO.SS e con i lavoratori; se da parte del lavoratore non verrà espressa l’accettazione del trasferimento con la sottoscrizione del verbale di conciliazione che prevede tale accettazione, non si potrà che prendere atto che il lavoratore non intende accettare il trasferimento, che è tutt’altra fattispecie dell’interruzione del rapporto di lavoro ad opera del datore di lavoro; al fine di evitare tale contenzioso, su suggerimento delle stesse OSS, si sono invitati gli avvocati che rappresentano i lavoratori che non hanno sottoscritto i verbali di conciliazione e hanno attivato azione di recupero crediti a un componimento bonario della questione onde evitare un contenzioso che stabilisca se il lavoratore possa intendersi trasferito o meno. Si è rappresentato ai legali che i decreti ingiuntivi ottenuti a giorni perderanno efficacia poiché la Fondazione sta per presentare istanza di esdebitazione avanti il Tribunale competente , rientrante nel genus concordato minore, che produce l’effetto di far perdere efficacia alle singoli azioni di recupero crediti nel rispetto della par condicio creditorum e per contro si è offerta con la sottoscrizione del verbale di conciliazione la possibilità di sostituire il titolo esecutivo, costituendo il verbale di conciliazione sottoscritto avanti l’Ispettorato del Lavoro titolo esecutivo non impugnabile….(altro che minaccia sic!)".
 
?La Karol ha quindi spiegato di "aver intrapreso un percorso ben preciso, chiedendone e ottenendone la condivisione da parte di tutti. Nell’auspicare - conclude - che con i pagamenti che verranno ricevuti dai lavoratori imminentemente i rapporti con le OO.SS possano riprendere, si ritiene ingiustificato lo stato di agitazione e se ne chiede la revoca".

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