"Far pagare 40 euro per un traghetto ai cittadini di Reggio che si spostano in auto, che già pagano le tasse più alte d'Italia a seguito di amministrazioni scellerate, mi ricorda molto da vicino le modalità dell'estorsione. Un'estorsione non intesa come sistema per estorcere dei soldi ma come conseguenza di un cartello fatto tra le compagnie di traghetti che applicano delle tariffe assolutamente inaccettabili, antidemocratiche che scoraggiano il turismo e sono una delle principali cause per cui la gente non viene al Sud".
Lo afferma, in una dichiarazione, Klaus Davi, consigliere comunale a San Luca e candidato sindaco di Reggio Calabria.
"Il governo, e mi rivolgo soprattutto alla componente più attenta, agli svantaggiati di questo esecutivo - prosegue Davi - dovrebbe intervenire immediatamente, non aspettare le sentenze delle varie Authority. Dovrebbe imporre una tariffa fissa, non più di 10 euro per i cittadini di Reggio e di Messina e non solo, dovrebbero essere applicate per legge delle agevolazioni fiscali anche per i turisti che vengono a visitare la Sicilia e la Calabria. Tutto ciò purtroppo non avviene perché prevalgono le solite lobby che spesso finanziano partiti o politici, come abbiamo visto da alcune inchieste, per questo ovviamente nessuno interviene".
"Ma io rimango - conclude - dell'avviso che chiedere 40 euro a un cittadino di Reggio che paga già tante tasse per andare in Sicilia o per muoversi sia una cosa del tutto inaccettabile".
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