L'anno vecchio e nuovo a Palazzo De Nobili, a inizio 2026 la 'bomba' Catanzaro Servizi

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  31 dicembre 2025 18:07

di GABRIELE RUBINO

E' stato l'ennesimo anno complicato al Comune di Catanzaro. Dopo la partenza 'col botto' dell'uscita dalla maggioranza del gurppo Azione (appoggio 'a stretto giro'), il sindaco Fiorita non ha avuto particolari problemi legati ai numeri in Aula, piuttosto grane amministrative. Superato lo scoglio del bilancio (in cui era stato il centrodestra a non dimostrarsi davvero pronto allo strappo), gli incidenti sono stati molteplici. 

La gestione dei pontili che, dopo un improvviso braccio di ferro col privato, ha addirittura generato la trasformazione del sindaco in custode giudiziario degli stessi. Una soluzione che ha 'aggiustato' il contingente, ma chissà quanto il futuro nel medio-lungo periodo. Poi ci sono stati tanti fatti positivi. L'inaugurazione di diverse opere (anche se le opere non portano consenso!), l'incasso di diversi milioni per le strade (preghiera doversa all'assessore Squillace) e la stabilizzazione dell'appalto dei rifiuti che aveva provocato non pochi sconquassi. 

A favore, è venuta anche la Regione. Nononstante le polemiche risalenti contro il 'cosentinismo', la Cittadella finanzierà i prossimi principali eventi del Capoluogo: Capodanno Rai, Giro d'Italia e concerto estivo di Jovanotti. Un trittico importante che, purtroppo, non è stato bilanciato da un adeguato cartellone delle festività natalizie per il centro storico. Non che gli eventi non ci fossero, ma spesso e volentieri ci sono state più auto che persone. Una costante del cuore della città, interessata da un'altra 'storica' novità. Sulla mobilità si è tornati al passato, ripristinando il vecchio senso di marcia in centro. Al momento, una scelta 'dettata' dalla contingenza dei lavori su viale dei Normanni ma chissà se avrà vita lunga nel 2026 e oltre. 

Sull'urbanistica c'è stato un pesante stop. I risicati numeri sulle pratiche di lottizzazione hanno fatto riflettere. E non è detto che il PSC sarà portato in Aula a breve. Anzi, l'ipotesi più probabile è che si giocherà il tutto per tutto nel 2027. Non il massimo per l'Amministrazione che doveva essere 'del nuovo PSC'. In attesa sono gli importanti appalti di stadio (occhio alla prossima stagione sportiva) e porto. Gli occhi sono puntati sul secondo lotto dopo il primo, approvato in Giunta qualche giorno fa. 

Sul piano politico, salvo 'pazze' idee della maggioranza più che dell'opposizione, non ci sono state particolari sorprese. Se non che il gruppo Misto è diventato un fattore sempre più rilevante. 

Infine, le grane. Anzi, le bombe. Ce ne sono due di grossa portata. Una è il debito con la Regione per i famosi fondi PRU. Anche se tutto dovesse andare bene difficile scendere da 4 milioni di euro di ulteriore zavorra. E poi la miccia atomica della Catanzaro Servizi. Gli stipendi sono a rischio, l'atto di precetto di un privato è stato azionato e la soluzione del coinvolgimento della Camera di commercio non sembra essere quella risolutiva. C'è il concreto rischio che, dopo la vicenda dell'acquisto dei crediti fiscali, la partecipata salti. E, come abbiamo più volte detto, se salta la Catanzaro Servizi salta il Comune. Perché molti dipendenti sono la spina dorsale di Palazzo De Nobili. 

A proposito di burocrazia, molti se ne sono andati, poco meno sono arrivati. Forse il problema di Catanzaro non è solo la politica ma di una classe dirigente che non si è saputa formare e difendere rispetto ad altre realtà. Questo non vale solo per il Comune ma per tanti enti pubblici di Catanzaro.  


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