La Calabria approva all’unanimità la mozione per la stabilizzazione del personale precario del CNR

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CNR


  21 novembre 2025 16:28

Il Consiglio Regionale della Calabria ha approvato oggi all’unanimità la mozione “Sostegno alla stabilizzazione del personale precario del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e valorizzazione del sistema della ricerca in Calabria”, un atto politico di grande rilievo che segna una rara e significativa convergenza bipartisan. L’iniziativa, presentata dal consigliere Pierluigi Caputo (Occhiuto Presidente), è stata sottoscritta anche dai capigruppo Domenico Giannetta (Forza Italia), Angelo Brutto (Fratelli d’Italia), Giuseppe Mattiani (Lega), Vito Pitaro (Noi Moderati), Ernesto Alecci (Partito Democratico), Vincenzo Bruno (Tridico Presidente), Filomena Greco (Casa Riformista), Francesco De Cicco (Democratici Progressisti) ed Elisa Scutellà (Movimento 5 Stelle).

Il movimento Precari Uniti CNR accoglie con profonda soddisfazione questo segnale di unità istituzionale, che rappresenta un riconoscimento chiaro del ruolo svolto ogni giorno da ricercatori, tecnologi, tecnici e amministrativi precari nelle sedi calabresi del CNR, oltre che dell’importanza strategica della ricerca pubblica per lo sviluppo territoriale.

La scelta unanime del Consiglio Regionale conferma una consapevolezza condivisa: la perdita del personale precario significherebbe disperdere competenze scientifiche e tecnologiche costruite  grazie ad anni di investimenti pubblici e indebolire la capacità della Calabria di restare competitiva  nei processi di innovazione nazionali ed europei. 

Il CNR è una presenza fondamentale in Calabria, con dodici istituti attivi su temi di forte impatto: biomedicina e neuroscienze, mitigazione del rischio idrogeologico, cambiamenti climatici, qualità dell’aria, tecnologie delle membrane, nanoscienze e nanotecnologie, sistemi agricoli e forestali, calcolo scientifico, materiali avanzati, sensoristica, trasferimento tecnologico e formazione. Le attività del CNR sul territorio alimentano in modo costante il sistema regionale della conoscenza, il  settore sanitario, la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema, oltre a supportare filiere produttive locali e la nascita di spin-off innovativi. Fondamentali anche le collaborazioni con enti territoriali, ARPACAL, Protezione Civile Regionale, Comuni, Province, università e strutture ospedaliere.

Gli anni del PNRR hanno rappresentato un’opportunità senza precedenti, con la Calabria tra le regioni che più hanno beneficiato dell’arrivo di nuove competenze e del consolidamento di attività già presenti sul territorio.

In questo contesto, il sostegno espresso oggi dal Consiglio Regionale assume un valore ancora più significativo. La mozione impegna Governo, Parlamento e Ministero dell’Università e della Ricerca a  prevedere nuovi stanziamenti per la stabilizzazione del personale precario e a definire un piano straordinario nazionale che possa finalmente mettere fine a una precarietà cronica che da anni penalizza la ricerca pubblica italiana. Allo stesso tempo, la Regione Calabria si impegna ad avviare un tavolo permanente per monitorare la situazione occupazionale e rafforzare le politiche di sostegno alla ricerca. 

I Precari Uniti CNR ringraziano il consigliere Pierluigi Caputo per l’attenzione e l’impegno dimostrati, così come tutte le forze politiche del Consiglio Regionale per il sostegno unanime. Questo atto non riguarda solo la condizione del personale precario, ma il futuro della ricerca, dell’innovazione e dello sviluppo della Calabria.

Il segnale arrivato oggi dal Consiglio Regionale testimonia una sensibilità nuova e condivisa verso il valore della ricerca pubblica e del lavoro di chi la porta avanti ogni giorno. Auspichiamo che questa posizione possa essere raccolta anche a livello nazionale e contribuire ad accelerare il percorso verso una stabilizzazione piena e definitiva di tutte le lavoratrici e i lavoratori precari del CNR. 


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