di GABRIELE RUBINO
Un pizzico di promozione, un altro di rivendicazione, un altro ancora di punture alla politica. Le sortire pubbliche del prof Pasquale Mastroroberto, direttore di Cardiochirurgia della Dulbecco e del dipartimento Medicina sperimentale e clinica non sono mai banali. Oggi, per promuovere la IX edizione del Congresso Internazionale dedicato alla diagnosi e terapia delle patologie aortiche, è stato fatto il punto sulle nuove tecnologie che riguardano nel complesso il sistema cardiologico e altresì fatto quadrato sull'azienda unica, al netto delle rimostranze del mondo politico.
"Dopo 16 anni di vita, ancora una volta, organizziamo per la nona volta un evento biennale di grande valore e rilievo internazionale. Visto che si è costituita un'azienda ospedaliero-universitaria così vasta (con più di 800 posti letto), dobbiamo anche dire quella che è la sua mission: didattica, ricerca e assistenza sono alla base. La Cardiochirurgia è molto di moda, soprattutto negli ultimi mesi e in questa regione. Questo perché necessita di un'organizzazione notevole e di investimenti notevoli. E' una disciplina che non può stare in tutti gli ospedali, può stare solo in centri HUB di un certo livello. Ecco perché le Cardiochirurgie regionali, per una legge nazionale, non possono essere aperte dove e come vogliamo ma ogni 600 mila abitanti (questa è soltanto un'indicazione) e in base anche ai volumi". Ha detto Mastroroberto, a margine dell'iniziativa.
"In ambito cardiochirurgico - ha proseguito - c'è un'evoluzione tecnologica di tecniche che vanno avanti da anni. Molti non sanno che sono stati impiantati anche qui dei cuori artificiali. E' chiaro che c'è stato un'assistenza meccanica e quindi per le cure artificiali, per il trattamento dello scompenso terminale. E sono diventate delle macchine sempre più perfette. Abbiamo parlato di Ecmo. Questo è un centro che ha avviato, per primo, lo stesso come supporto meccanico. Un'azienda grande come questa deve fare gli investimenti tecnologici, vale per Cardiochirurgia e vale per la Radiologia. Questo comporta un investimento economico. Prima l'assistenza meccanica rappresentava un elemento finale, adesso l'Ecmo può far sopravvivere un paziente".
Per quanto concerne l'attività del reparto, il prof ha spiegato: "Gli interventi, a tutti oggi, abbiamo siamo sui 250. In proiezione siamo sui 500, che è un numero medio alto per le Cardiochirurgie. Purtroppo, i numeri si sono un poco ridotti perché avanzano le tecnologie di cardiologia interventistica. Mantenere questi numeri è importante. Numeri che non avevamo mai avuto. Dodici anni fa facevamo, massimo 300 interventi l'anno. Siamo andati progressivamente avanti perché, a prescindere dalla migrazione sanitaria, c'è una richiesta notevole".
Per il commissario dell'Aou Simona Carbone: "La Cardiochirurgia è una realtà regionale, insieme a quella di Reggio. E' cresciuta nel tempo. Con la possibilità data dall'integrazione si utilizzano le altre due leve delle didattica e della ricerca per andare verso una direzione di crescita, in sinergia con le due cardiologie interventistiche e l'Ecmo. Ci orientiamo a posizionare Cardiochirurgia fra le prime del Centro-Sud". Poi Carbone, circa l'incremento previsto dei posti letto, ha aggiunto: "Abbiamo tentato in maniera sfidante di definire un piano di attuazione dell'atto aziendale. Io spererei di rispettare la tabella di marcia che ci siamo dati (da 45 a un massimo di 90, a seconda delle azioni da eseguire, ndr). Vorremmo recuperare il tanto tempo trascorso dall'adozione all'approvazione dell'atto aziendale. Per quanto riguarda la Cardiochirurgia, siamo in fase di riorganizzazione degli sia al Mater Domini e sia al Pugliese proprio per rendere più omogenee le aree che si devono integrare e rafforzare. Per quelle già in piedi non avremo ritardi, assieme all'incremento dei posti letto e del rafforzamento della risposta della Terapia intensiva cardiochirurgica dedicata".
Testata giornalistica registrata presso il tribunale di Catanzaro n. 4 del Registro Stampa del 05/07/2019.
Direttore responsabile: Enzo Cosentino. Direttore editoriale: Stefania Papaleo.
Redazione centrale: Via Cardatori, 9 88100 Catanzaro (CZ).
LaNuovaCalabria | P.Iva 03698240797
Service Provider Aruba S.p.a.
Contattaci: redazione@lanuovacalabria.it
Tel. 0961 873736