di FRANCESCO IULIANO
Sono dati tra luci ed ombre, quelli forniti da Agenas e Ministero dell’Università e Ricerca sul cammino della cardiochirurgia dell’Università Magna Graecia di Catanzaro negli ultimi 10 anni.
Un cammino che il direttore della Cardiochirurgia dell'Università “Magna Graecia”- Aou “Mater Domini” di Catanzaro, Pasquale Mastroroberto ha presentato questa mattina nel corso di un incontro organizzato al livello ‘0’ del padiglione ‘H’ del Rettorato al quale hanno partecipato, tra gli altri, il prorettore vicario Umg, coordinatore Nucleo Valutazione Umg, Francesco Saverio Costanzo, il direttore del Dipartimento Medicina Sperimentale e Clinica, Giuseppe Viglietto, il presidente della scuola di Medicina e Chirurgia, Agostino Gnasso, il commissario straordinario A.O.U. Mater Domini, Vincenzo Carlo La Regina ed il direttore sanitario Aou Mater Domini, Caterina De Filippo.
In apertura anche i saluti del magnifico rettore dell’università Magna Graecia di Catanzaro, Giovambattista De Sarro, che ha ringraziato Mastroroberto per il lavoro svolto in tutti gli anni di permanenza all’ateneo catanzarese.
«Sei stato fondamentale per questa università e per la cardiochirurgia di questa regione. Il riconoscimento di oggi, di dieci anni di splendida attività della cardiochirurgia universitaria, te lo dobbiamo noi ma te lo deve tutto il territorio calabrese perché hai lavorato e ti sei impegnato per questa regione a 360 gradi».
Un report che riassume 10 anni di attività integrata della Cardiochirurgia Universitaria, tra assistenza, didattica e ricerca scientifica.
«Quello di oggi - ha detto Pasquale Mastroroberto - non è un appuntamento di festeggiamenti, non è una celebrazione ma un audit fatto apposta da valutatori indipendenti come l’Agenas ed il ministero della Salute in cui sono contenuti numeri e valutazioni basati sul Programma nazionale esiti (Pne). Elementi sicuramente positivi, quelli degli ultimi anni, anche se, per poterci migliorare, dobbiamo anche valutare gli elementi negativi. L'altro obiettivo fondamentale - ha aggiunto - è quello di illustrare, a tutta la cittadinanza regionale, quelle che sono le possibilità che può offrire questa cardiochirurgia in ambito sanitario e soprattutto sottolineare che questa è una cardiochirurgia pubblica, l'unica universitaria pubblica“.
Quattro i punti essenziali del report presentato, per i quali si evidenzia che: per l’Attivita' assistenziale, in base al PNE (Programma Nazionale Esiti), vi è stato un cambiamento importante, in particolare tra il 2017 e il 2019, con un netto miglioramento del livello di aderenza agli standard di qualità, specialmente negli interventi isolati di by-pass aortocoronarico, valvuloplastica o sostituzione di valvole cardiache.
Per la chirurgia coronarica e valvolare la mortalità è diminuita notevolmente e addirittura azzerata nel 2018, con un volume dei ricoveri aumentati. Il numero interventi è aumentato, dai 304 del 2017 ai 429 registrati a novembre 2022.
Mobilita' sanitaria - Guardando i dati Agenas (Agenzia Nazionale per i servizi sanitari Regionali), nel 2021 la Calabria, riguardo alla mobilità sanitaria passiva per tutte le patologie è al penultimo posto, solo prima della Campania. La mobilità passiva dei calabresi è costata alla Regione 159,56 milioni di euro (slide 16).
Scuola di specializzazione - per Mastroroberto: “Abbiamo una scuola di specializzazione molto attrattiva per medici in formazione specialistica provenienti anche da altre regioni, come dalla Toscana e dalla Sicilia”.
L’Azienda - “In base ai dati Agenas ed al resoconto sulla produttività in termini di degenza ordinaria, l'area del cardiocircolatorio produce tra il 50 e 60 per cento delle attività della Azienda Ospedaliera “Materdomini”, pur in carenza di personale medico, infermieristico e operatori socio-sanitari. Gli infermieri della cardiochirurgia: su 17, 10 risultano avere un contratto a tempo determinato. In base a un report di Agenas che ha valutato tutte le aziende ospedaliere e ospedaliero-universitarie, l'Azienda Materdomini è quella con il più basso numero di posti letto - 234 e, ovviamente, anche in termini di produzione con 96 milioni di euro. In base a questi dati, è fondamentale realizzare la tanto discussa integrazione e creare una grande Azienda Ospedaliero-Universitaria, di vitale importanza per migliorare la qualità dei servizi sanitari non solo per la città di Catanzaro ma per l'intera regione Calabria”.
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