
La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio l’ordinanza di custodia cautelare emessa lo scorso maggio dal gip Angela Mennella nei confronti dell’ex sindaco di Cosoleto, Antonino Gioffré, accusato dalla Procura distrettuale di Reggio Calabria di scambio elettorale politico-mafioso, ai sensi dell'articolo 416 ter del codice penale.
Lo rendono noto con un comunicato stampa i difensori dell’amministratore, gli avvocati Fortunato Schiava e Carlo Morace, che esprimono “soddisfazione per la decisione della sesta sezione della Suprema Corte”.
L’ex sindaco Gioffré era stato arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Propaggine” condotta contro la cosca Alvaro-Penna che ha portato, a novembre di quest’anno, allo scioglimento del comune aspromontano tirrenico per infiltrazioni mafiose. A Cosoleto, infatti, secondo i magistrati «le elezioni amministrative del giugno 2018 sono state pesantemente condizionate dalla cosca Alvaro in accordo con il sindaco uscente Antonino Gioffrè poi nuovamente candidato ed eletto». Secondo i difensori, “la decisione della Cassazione rimette in discussione la gravità indiziaria e la configurabilità del reato ascritto a Gioffrè, temi sui quali il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria dovrà nuovamente pronunciarsi alla luce delle censure della Suprema Corte e dei rilievi difensivi”. In attesa della nuova decisione del Tribunale del Riesame, l’ex sindaco resterà comunque agli arresti domiciliari.
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