La Cassazione rigetta il ricorso della Procura: assolti due agenti della Polizia di Stato

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La Suprema Corte di Cassazione
  02 dicembre 2022 17:16

di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA

La sentenza della Suprema Corte di Cassazione dopo diverse ore di camera di consiglio rigetta il ricorso della Procura generale di Catanzaro contro la sentenza della Corte D'Appello di Catanzaro nei confronti di due agenti della Polizia di Stato perchè il fatto non sussiste.

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I giudici romani d'appello lo scorso 30 novembre hanno così restituito giustizia e dignità ai due agenti di polizia. 

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Si chiude così dopo 20 anni di calvario giudiziario il processo a carico di due agenti accusati di sequestro di persona e le lesioni nei confronti di Paolo Bonazza.

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Secondo l'accusa i due in servizio alla squadra volante della Questura d Crotone nel giugno di 19 anni fa dopo un controllo di routine caricarono nell'auto Bonazza (difeso dall'avvocato Gianluca Marino) e lo portarono a Capocolonna dove, secondo il racconto della vittima, venne  pestato.

Nell'ottobre del 2003 i due vennero arrestati e rinviati a giudizio per sequestro di persona, percosse, lesioni gravi, minacce, violenza privata e falso.

Dopo 13 anni dai fatti arriva la condanna In primo grado ad un anno e sette mesi ma in Appello, dopo il rifiuto da parte dei due imputati della prescrizione, i giudici ribaltano il verdetto e li assolvono con formula piena perchè il fatto non sussiste. Sentenza confermata lo scorso 30 novembre in Cassazione.

Porto Antonio e Lupelli Tommaso sono stati seguiti dagli avvocati Aldo Truncè e Silvano Cavarretta 

Di seguito, le dichiarazioni dell'avvocato Aldo Truncè subito dopo la sentenza: "Il Tempo è un despota severo a cui tutto soggiace, ed è il tempo che, solenne, scorre e poi finalmente si ferma, con un risultato che non cancella anni di ansie, preoccupazioni e notti insonni per chi ha dovuto difendere la propria innocenza".

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