La catanzarese Lorena Rita Alessandrini nel docu-film sulla quarantena (VIDEO)

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images La catanzarese Lorena Rita Alessandrini nel docu-film sulla quarantena (VIDEO)
Una scena del docufilm

La giovane arbitro della Associazione Italiana Arbitri, Sezione di Catanzaro, nonché praticante avvocato e criminologa, nel "saggio" del regista torinese Ivan Pascal Sella che sarà presentato al pubblico il 26 giugno

  25 giugno 2020 14:48

di DILETTA AURORA DELLA ROCCA

Odori, sapori, colori. Attimi di vita ordinaria che l’epidemia Covid-19 ha tolto a tutti noi. Giorni e giorni  chiusi in casa con chi si è riscoperto cuoco, marito, madre e chi semplicemente si è ritrovato ancora più solo. Una libertà di cui siamo stati privati, che in alcuni casi è stata di ispirazione, di delusione e di condivisione affettiva dei momenti di quotidianità, per sentirci più uniti nel dolore e anche meno soli.

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Non sono lontani i ricordi delle canzoni intonate insieme e della voglia di ripartire più forti, condizione che ha permesso al giovane regista torinese Ivan Pascal Sella, di lavorare ad un docu-film sul significato profondo della quarantena. Un progetto realizzato in collaborazione con Antony Cavallo e l’associazione culturale Vena Artistica di Vittoria Adamo, che vede nel cast una professionista catanzarese Lorena Rita Alessandrini.

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Quando quel non lontano 8 marzo, l’Italia intera si è vista catapultata in una chiusura totale, la tecnologia è venuta in aiuto. Mesi di lavoro da casa, quelli vissuti dal regista, per congiungere da nord a sud dello stivale volti noti e non dello spettacolo, che questa volta si sono uniti insieme e hanno condiviso i loro momenti durante il lockdown, sulla scia del motto “#andràtuttobene”.

Un’idea che da Torino ha percorso tutto lo stivale -grazie ai social- ed è arrivata a Catanzaro. Si, perché nel video è presente Lorena Alessandrini, giovane arbitro della Associazione Italiana Arbitri, Sezione di Catanzaro, nonché praticante avvocato e criminologa. In una veste insolita, anche lei ha contribuito alla realizzazione di questo video.

Come ha spiegato il regista, Ivan Pascal Sella, Lorena è l’unica calabrese presente nel video, conosciuta durante un suo passato nell’arbitraggio e poi ritrovata grazie ai social media. Un docu-film che sarà presentato al pubblico il 26 giugno a Torino -ordinanze permettendo-  già trasmesso nei canali ufficiali del Festival di Venezia e Cannes. Un docu-film che prevede una presentazione in tutta Italia e anche in Calabria, precisamente a Catanzaro.

L’emozione è stata tanta - ha confidato Lorena Rita Alessandrini- anche perché questa quarantena ha costretto tutti a rivedere i propri piani, vedersi privare degli abbracci e del calore umano della propria famiglia è terribile. Ecco perché, quando ho sentito Ivan Pascal Sella, sono stata felicissima di poter dare un mio piccolo contributo al progetto.

Nel video sono anche presenti nomi del calibro di Angelo Maggi, Paolo Belletrutti, Andrea Zirio, Michele Franco, Greta Tedeschi, Giacomo Urtis, Franco Neri, Barbara Morris, Nina de Caprio, Emanuele Picozzi, Daniele Vitale, Mauro Villata, Giampiero Perone, Edoardo Mecca, Giulio Base, Giuseppe Liotti, Daniela Fazzolari, Fabio de Nunzio, Gian Maria Aliberti Gerbotto, Martina Pascutti, Tamara Brazzi, Stefano Bencompagnato, Mauro Tarantini, Gianluigi Nuzzi, Cristina Chiabotto, Vittoria Castagnotto, Alberto Lionetti, Francesca Parrotta, Massimo De Rosa, Wlady, Orlando Orfeo, Donatello Iacullo, Sofia Bartoli, Sabrina Martinengo, Fabio Marchisio, Claudia Campolongo e Beatrice Baldaccini. La voce narrante è invece  di Angelo Maggi, famoso doppiatore delle voci di Tom Hanks, Ironman, Simpson e Toy Story 4.

Quanto è stato reale  e doloroso il trauma del vivere  reclusi in casa, con la privazione più totale della libertà? Ha provato a spiegarlo il giovane regista torinese che ha voluto dar voce al dolore nascosto, alle emozioni e alla vita quotidiana di chi si è trovato improvvisamente fermo. “Un lavoro non semplice -ha affermato Ivan Pascal Sella- ma sicuramente ad effetto e che trasmette tutta la tensione e anche la gioia di chi si è riscoperto a casa a reinventare il proprio tempo, a dare una prospettiva nuova alle sue giornate.”

Sicuramente il punto fondamentale, come spiegato dallo stesso regista, è l’emozione: tante  persone che giorno dopo giorno cantavano e da lontano si abbracciavano virtualmente con le lacrime agli occhi, ha permesso di riportare queste sensazioni in video. Un’ora che vale la pena di gustare, per comprendere quanto la sofferenza dimena la vita delle persone e come si può uscire più forti dalle situazioni tragiche e devastanti.

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