di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
“La centrale dei rischi non è una black list, ma un archivio dove confluiscono le informazioni quantitative e qualitative dei rapporti che imprese e cittadini hanno con le banche”.
Ad affermarlo è Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria al seminario sulla Centrale dei rischi organizzato da Camera di commercio in collaborazione con Bankitalia questo pomeriggio presso la sala convegni dell’ente camerale
Presenti il direttore della Banca d’Italia – filiale Calabria – Marcello Malamisura e il presidente della Camera di Commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, Pietro Falbo.
Contributi del presidente di Unindustria Calabria, Aldo Ferrara, del referente di Abi Giovanni Caridi e del presidente del Cda della Bcc Calabria Sebastiano Barbanti.
Approfondimenti sul tema affidati al capo divisione Vigilanza della filiale della Banca d’Italia Fortunato Caristo e al sostituto capo divisione Salvatore Scarpelli.
Ci troviamo in una stretta creditizia – spiega Ferrara - dovuta ad una politica monetaria che tenta di contenere l’inflazione che determinerà un’alterazione dei rapporti banca-impresa con un aumento del costo del credito e una restrizione del credito. La centrale dei rischi è un po’ la black list ma non è così, è un archivio dove confluiscono le informazioni quantitative e qualitative dei rapporti che imprese e cittadini hanno con le banche: un po’ la storia creditizia che per gli intermediari finanziari ha un’importanza notevole per la valutazione dei rischi di credito e per la concessione di nuove linee di credito o del rinnovo di quelle precedenti”.
Poi dice: “Gli imprenditori devono esse consapevoli e devono utilizzare la centrale in maniera proattiva e non passiva e avere un comportamento virtuoso dei propri finanziamenti in modo tale da costituire un data base rispetto alla propria storia positiva che possa fargli trovare le porte aperte quando c’è necessità di battere cassa. Per la banca d’Italia dura 3 anni, nel caso dei Fic sistemi d’informazione creditizia dura più di 36, quindi è vero che non è una black list, ma se le patologie sono ricorrenti lo può diventare”.
Dal canto suo Pietro Falbo, presidente della Camera di Commercio Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, dice: “Stiamo continuando nel raccordo territoriale tra enti e istituzioni. Oggi è la banca d’Italia protagonista insieme alla Camera di commercio sul tema della centrale dei rischi. Tema ostico per gli utenti e per le imprese piegate dalla crisi da un lato e da un sistema bancario che non comprende le criticità. La centrale dei rischi può diventare un’opportunità. Se n’è parlato oggi in questo incontro che ha messo a disposizione i propri professionisti e poi il sistema bancario delle imprese.
Mentre per Marcello Malamisura, Presenti il direttore della Banca d’Italia – filiale Calabria – si è “voluto portare avanti questa iniziativa mettendo al servizio della comunità un patrimonio di nostre conoscenze per chiarire che possiamo avere una maggiore conoscenza di questo strumento che può essere opportunamente utilizzato dalle banche e dalle imprese”.
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