Il SEU 118 dell’ASP di Catanzaro continua ad essere al centro di problematiche organizzative legate anche alla carenza di medici, nonché retributive, come denunciato da tempo dalla CISL Medici.
Infatti la migrazione e/o le dimissioni, senza altra alternativa lavorativa, dei medici convenzionati dell’emergenza-urgenza territoriale, che rappresentano l’80% circa del personale del servizio, è cresciuta e si accrescerà ancora senza i dovuti e naturali percorsi aziendali che ne riconoscano la dignità professionale, l’equo riconoscimento economico e l’applicazione delle previsioni disciplinate dall’ACN e dall’AIR vigente. Tra queste l’indennità aggiuntiva di € 5,50 per ogni ora di attività, come concordata nella contrattazione di secondo livello dell’AIR vigente al punto 29, pubblicato sul BUR Calabria del 16/09/2006.
Malgrado ciò l’ASP di Catanzaro con delibera della Commissione Straordinaria n. 407 del 7 luglio scorso ha dato mandato all’Ufficio Legale di procedere al recupero delle somme corrisposte negli ultimi 10 anni agli stessi medici convenzionati, penalizzando una categoria che con professionalità, competenza e spirito di sacrificio svolge un ruolo fondamentale di primo soccorso sul territorio.
“Tutto ciò è inaccettabile. Non si può giustificare una unilaterale sospensione di tali competenze, né si può accettare che le scelte gestionali della Commissione Prefettizia depotenzino, portandolo verso l’azzeramento, un sistema già ad un passo dal collasso”, commenta la CISL MEDICI - Intesa Sindacale, convocata per essere udita dalla Terza Commissione Consiliare sulla vicenda che rischia di mettere in crisi un sistema essenziale per la salute dei cittadini e sulle problematiche organizzative dell’emergenza-urgenza.
In tale sede la Cisl presenterà alcune soluzioni possibilmente in grado di tutelare i medici impegnati e di garantire, al contempo, la continuità del servizio.
“E’ palese che la mancata erogazione dell’indennità è da mettere in relazione ai giudizi difformi della Commissione Prefettizia rispetto alle interpretazioni del Comitato Permanente Regionale della M.M.G. sulla parte dell’accordo regionale contestata che ha creato tante controversie, ma oltremodo sull’assenza degli adempimenti previsti nella delibera n. 2 del 10.01.2020 da parte del Direttore del SEU 118. Non vi è dubbio che dalle loro scelte ed azioni sono derivate le problematiche che hanno messo in crisi un sistema essenziale per la salute dei cittadini. Oltremodo, i disagi ed i diversi disservizi territoriali sono dovuti a scelte discutibili ed a carenza di programmazione da parte della terna Commissariale” continua la Cisl.
“Sulla gestione inadeguata del SEU 118 la CISL Medici già da tempo ha lanciato l’allarme. La situazione si è aggravata con i recenti eventi, come l’assenza degli adempimenti del Direttore SEU 118 sull’attribuzione dell’indennità aggiuntiva per i medici convenzionati o l’assenza di gratificazione del personale, arrivando perfino a dichiarazioni inopportune sul loro comportamento. Il SEU 118 è un settore complesso, strategico ed essenziale del SSN. La CISL MEDICI Calabria ritiene che per ottimizzare l’offerta dei servizi ai cittadini occorrano, tra le altre cose, una gestione manageriale sensibile alle problematiche ed una leadership tecnica appropriata e capace di gestire il sistema. Pertanto, visto che il Dott. Talesa è contestualmente Direttore del SEU 118 di Catanzaro, di Crotone e di Vibo Valentia, dove in quest’ultima l’indennità aggiuntiva viene erogata (notevole discrasia!), sarebbe opportuno si dimettesse dall’incarico invece di chiedere non si sa per quale recondito motivo quelle dei componenti del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Catanzaro. La CISL Medici ritiene che le dimissioni del Dott. Talesa sarebbero doverose”.
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