La “Città del Vento” premia “L’afide e la formica”, il grande Cinema calabrese

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Il presidente dell'associazione accompagnato dal suo vice per l’occasione ha voluto premiare con una targa il produttore Luca Marino (patron della Indaco Film) e Mario Vitale (giovane e stimato regista).

  22 ottobre 2020 18:43

L’Associazione “Città del Vento” di Catanzaro al fianco dell’arte cinematografica e degli artisti - orgogliosamente “locali” - che stanno dando lustro all’intera Calabria. Presso la nuova sede collocata nella centralissima Piazza Matteotti, l’attivissimo Presidente Alessandro Astorino, per l’occasione accompagnato dal suo Vice Antonio Rotella, ha voluto premiare con una targa il produttore Luca Marino (patron della Indaco Film) e Mario Vitale (giovane e stimato regista). “L’afide e la formica” è il frutto di questa proficua collaborazione artistica tra l’affermato produttore, capace di conquistare due David di Donatello negli ultimi tre anni, e l’ambizioso Vitale che ha guidato le riprese del film con grande maestria e professionalità.

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La pellicola completamente girata a Lamezia Terme, ha registrato la partecipazione di attori di primissimo piano come Beppe Fiorello e Valentina Lodovini, insieme alla giovanissima Crisitna Parku, Nadia Kibut e Alessio Praticò. Senza trascurare la splendida accoglienza e disponibilità dell’intera comunità lametina.

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Apprezzabili le motivazioni espresse dai rappresentanti di “Città del Vento” per i due premi: a Mario Vitale “per aver realizzato una storia di riscatto personale che può ben rappresentare il riscatto di un’intera regione”, a Luca Marino “per aver consegnato alla Calabria un’altra possibilità di riscatto collettivo con la forza esemplare di un cinema di qualità”.

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Ecco, l’auspicio è che quel “cinema di qualità” unito al crescente desiderio di “riscatto collettivo” – ben espresso nelle motivazioni del premio – raccolga la vicinanza di una regione intera, al botteghino (quando arriverà in tutte le sale cinematografiche) e nella mente di ogni calabrese. Perché “L’afide è la formica” è sì una storia di riabilitazione personale ma è anche una speranza, un messaggio, un esempio: di una terra che ha le capacità e gli uomini per fare cose meravigliose.

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