La classe 5° A della scuola Rodari di Catanzaro vince il concorso “Scrittori di classe”- “Avventure per un mondo migliore"

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  01 maggio 2025 16:09

La classe 5° A della scuola Rodari di Catanzaro vince il concorso Conad “Scrittori di classe”- “Avventure per un mondo migliore” 

 

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Catanzaro - Piccoli scrittori crescono. Gli studenti della V A della scuola Rodari hanno vinto il concorso bandito da Conad, Scrittori di Classe “Avventure per un mondo migliore”, un progetto che coinvolge migliaia di scuole italiane. Quest’anno, il concorso ha proposto uno dei generi preferiti da ragazzi e ragazze: il racconto di avventura. Mentre le storie degli studenti sono state inserite all’interno di uno scenario straordinario: il mondo di Minecraft - un ambiente digitale in cui l’immaginazione permette di dare vita a costruzioni e percorsi fantastici avvalendosi di regole comportamentali condivise, oltre che di acquisire competenze spendibili nel mondo reale. L’invito lanciato dal concorso è stato proprio quello di passare dal gaming alla vita vera, per sperimentare avventure reali che portino cambiamenti positivi. La cerimonia di consegna del premio, si è svolta alla scuola Rodari alle presenza delle autorità cittadine. Hanno risposto all'invito dell'istituto, il sindaco Nicola Fiorita, la vicesindaca Giusy Iemma, il presidente del Consiglio comunale Gianmichele Bosco e l'assessore all'istruzione Nunzio Belcaro. “Io sono particolarmente orgogliosa e voglio sottolineare che questa è stata una classe 4.0 che ha saputo coniugare gli strumenti tradizionali del sapere con quelli tecnologici - ha detto la dirigente scolastica Anna Maria Rotella in apertura. "Perché - ha aggiunto - è importante padroneggiare l’uso delle nuove tecnologie, l’intelligenza artificiale deve essere dominata da noi e se riconosciamo la potenza riusciamo a utilizzarla per scopi didattici educativi e soprattutto di crescita se invece la subiamo è chiaro che saremmo solo di fruitori passivi. Ringrazio Conad che ogni anno propone delle progettualità di alto spessore didattico educativo e quest’anno siamo veramente contenti di per aver vinto”. Presente anche Manuela Salvi, scrittrice di libri per bambini, che ha sottolineato l'importanza di un concorso che comunica alle scuole che l'importanza della lettura, della scrittura, della creatività, dell'immaginazione è ancora fondamentale, nonostante i cambiamenti. 

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Il sindaco Nicola Fiorita: "Grazie e complimenti a nome di tutta la città"

 

“So che avete vinto un concorso importante, un premio che vi riconosce come i migliori di questo concorso in Calabria e poi è un premio legato ad una cosa che a me piace molto che è quella di scrivere racconti - ha detto il sindaco Fiorita agli studenti. "Allora, ragazzi, prima di fare il sindaco, tra le tante cose che ho cercato di fare nella mia vita c’è stato il tentativo di scrivere dei racconti. Ho scritto dei libri e l'ho fatto con tanti amici con un racconto collettivo e tutti mi dicevano, ma come si fa a scrivere insieme ad altre persone, d’ora in poi quando smetterò di fare il sindaco, tornerò, magari, a scrivere storie, dirò chiedetelo alle ragazze e ai ragazzi che hanno vinto un vecchio scrivendo in tanti e non è poco, siete stati bravissimi, dovete essere orgogliosi. Oggi - ha concluso il primo cittadino - siete voi i protagonisti e quindi nella mia qualità di sindaco vi dico ufficialmente grazie e complimenti a nome di tutta la città di Catanzaro”.

 

La vicesindaca Giusy Iemma: "Il premio è motivo di orgoglio"

 

“Veramente questa è una bellissima esperienza è l'unica scuola in Calabria che è stata premiata per noi amministrazione comunale di Catanzaro è un motivo di grande orgoglio" - ha affermato Iemma. "Voi avete dato noi una grande prova, una prova di coraggio perché in momenti in cui il mondo corre velocemente vi siete fermati a scrivere e questo lo avete fatto con dedizione, per passione, con impegno. È davvero un atto di coraggio che merita tutta il nostro plauso è soprattutto un grande esempio per poi adulti. Nell'era digitale il rischio è che si creano delle dipendenze. Molti vostri coetanei, purtroppo, stanno troppo davanti agli schermi, stanno troppo sui social, ne diventano anche vittima di questi social e si crea isolamento sociale. Questa scuola, invece, ha dimostrato come si possa trovare un equilibrio tra il l'era digitale e la capacità di fermarsi e riflettere e a scrivere. Non avete fatto soltanto un esercizio di struttura, avete espresso la vostra unicità, la vostra creatività, lo avete fatto all’insegna di valori importanti che sono rappresentati dal rispetto, rispetto delle regole, il rispetto dell'altra, dell'altro, la capacità di fare squadra e questo diventa fondamentale perché la cultura ha bisogno di voi, il mondo ha bisogno di voi, il mondo non ha bisogno soltanto di soluzioni rapide, ma ha bisogno di riflessione, di confronto, di sintesi, di chiaro e ha bisogno soprattutto delle parole giuste e voi avete dimostrato che queste parole giuste esistono”.

 

L'assessore Belcaro: "Avete vinto con un mondo che vi appartiene"

 

“E’ bellissimo - ha detto l'assessore Belcaro ai bimbi - che avete vinto con un mondo che vi appartiene, perché penso che la storia che avete raccontato la potevate raccontare solo voi perché è un mondo che abitate a voi e avete un vantaggio rispetto a noi grandi che se esiste un muro tra la realtà e l'immaginazione il vostro muro è bassissimo ancora e voi lo attraversate con tanta facilità e questo vi rende il persone ancora migliori rispetto agli adulti e gli adulti bravi sono quelli che non si dimenticano mai di essere stati bambini".

 

Il presidente Bosco: "La conoscenza è l'arma più forte"

 

Il presidente del Consiglio comunale Bosco, rivolgendosi ai bimbi ha detto: “La cosa importante è che leggere, conoscere le cose evita una cosa importantissima: nessuno vi può fregare, nessuno vi può prendere in giro, più cose si sanno e meno persone vi possono prendere in giro perché ormai ognuno può dire qualsiasi cosa però l'unica arma che tutti noi abbiamo e voi, più di noi, è la conoscenza che si ha attraverso la lettura ed è l'arma più forte che ognuno di noi può possedere”.

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