“Paese per paese, strada per strada, ogni giorno senza sosta sui territori per dire basta «al comparaggio».
La campagna di ascolto di Pippo Callipo prosegue incessante e fa emergere sempre di più quanto il candidato alla Presidenza della Regione stia suscitando entusiasmo e fiducia sempre crescenti per la capacità di parlare faccia a faccia con i calabresi. Oggi nel Reggino, in mattinata a Melito Porto Salvo e nel pomeriggio a Rosarno, Callipo ha parlato della scelta di «dichiarare guerra al sistema dei favoritismi e dei “compari”». Una «crociata» che Callipo rivendica con orgoglio: «Ho rinunciato a candidare persone che venivano a dirmi di avere migliaia di voti nel cassetto.
Ebbene, io di questi cassetti non ne apro. Oggi – ha aggiunto Callipo – alcune di queste persone sono candidate nel centrodestra. E io vorrei anche capire come facciano, eventualmente, a spostare da sinistra a destra migliaia di voti. Chi si è candidato con me lo ha fatto per mettersi al servizio di un progetto, e soprattutto della collettività». Quindi un nuovo appello, anzi un «allarme», indirizzato a chi vuole astenersi o votare altre liste: «Rischiamo di consegnare la Calabria al vecchio sistema fatto di clientelismo, di amici degli amici, dei soliti noti che imperversano da decenni con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti».
Appassionate come sempre le parole di Nino De Masi, che ha affiancato Callipo nelle sue tappe reggine: «In Calabria – ha detto – abbiamo normalizzato il male facendo andare via i nostri figli. Il progetto politico di Callipo si basa sulla legalità ed è venuto il tempo di fare delle scelte. Noi non andiamo in giro a promettere, ma a dire ai nostri conterranei che dobbiamo riprenderci la dignità. Callipo non risponde alle logiche di nessun padrone politico, è solo un cittadino che poteva starsene tranquillo e che invece ha deciso di spendersi per la sua terra. Quando i giovani vanno via – ha aggiunto – le loro valigie le abbiamo fatte noi votando i “compari” e gli amici degli amici. Quindi – è l’appello di De Masi – pensate al futuro delle giovani generazioni e mettete da parte il favore al paesano, all’amico, al parente. Abbiamo una responsabilità nei confronti dei ragazzi.
Salvini ha già annunciato che ci “affiancherà” i governatori del Nord per colonizzarci e io mi sento stuprato da questo: io sono orgogliosamente calabrese e non permetto a nessuno di offendere la nostra dignità. Le elezioni del 26 gennaio – ha concluso – determineranno il futuro delle prossime generazioni. Riprendiamoci l’orgoglio di essere calabresi».
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