“La cultura viaggia sul mare”: con questo claim il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria (MarRc) incontra in un abbraccio fecondo di nuove e comuni prospettive ed iniziative Armonie d'Arte Festival, giunto alla sua XXIV edizione. "Comunione" che ha già dato i suoi primi riscontri con uno straordinario concerto jazz, la scorsa domenica 9 giugno, preceduto da un talk sull'importanza e la valorizzazione del patrimonio culturale locale. "Dalla Magna Graecia al mondo 4.0": con la conduzione di Domenico Gareri, Fabrizio Sudano, direttore del MarRc e Chiara Giordano, presidente della Fondazione Armonie d'Arte e direttore artistico di Armonie d'arte Festival, si sono confrontati sui grandi temi della cultura, degli eventi, della programmazione, anche condivisa.
"Un museo può diventare una vera e propria "casa della cultura" accogliendo visitatori di target diverso, dimostrandosi realtà pulsante nel cuore del Mediterraneo con attività culturali e artistiche che possano rappresentare un engagement importante di pubblico in una logica di valorizzazione al passo coi tempi". Così il direttore del Museo archeologico Nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano, presentando al pubblico, ed alle autorità militari e civili presenti all'evento, la sua visione programmatica e tutte le attività previste per valorizzare al meglio il Museo ed i suoi straordinari contenuti.
"Reggio Calabria può essere il fulcro di una internazionalità del Mediterraneo come nel tempo antico anche oggi, e un museo come quello di Reggio Calabria può aggiungere al suo già straordinario patrimonio archeologico una valorizzazione che passa dalla contemporaneità". Lo ha affermato Chiara Giordano, aggiungendo: "In questo senso la visione del nuovo direttore è preziosa e Armonie d'Arte Festival è felicissimo di poter inserire nel suo network una programmazione completamente dedicata al museo ascoltandone la vocazione e innestandola nella produzione artistica contemporanea di più alto profilo, italiana e internazionale". "Il dialogo pubblico-privato è la vera chiave per raggiungere risultati di qualità e stabilità nel tempo, trovare soluzioni e sostenibilità. Per questo motivo - ha concluso - anche il mondo dell'impresa dovrà giocare la sua parte".
Spazio poi alla musica, la grande musica. Tradizione e modernità uniti da un senso melodico fortissimo ed originale: questa la formula vincente del piano trio rimodulata ad altezze siderali da tre fantastici virtuosi dei rispettivi strumenti che non hanno affatto smarrito la capacità di ascoltarsi l'uno con l'altro. John Patitucci (contrabbasso), Dave Weckl (batteria) e Joy Calderazzo (piano) non si sono affatto risparmiati in una performance di altissima caratura, l'ultima del loro tour mondiale proprio nella "loro" Calabria (terra d'origine di Patitucci e Calderazzo).
Un repertorio composito e di grande energia, per una live session di oltre 90 minuti che ha acceso l'entusiasmo del pubblico Reggino, lasciando intravedere i grandi contenuti artistici e culturali di Armonie d'Arte Festival 2024, ancora una volta e dopo oltre un ventennio in cui ha portato in Calabria vere leggende della musica e della danza, facendo di fatto la storia dello spettacolo dal vivo nella regione.
Le attività condivise tra museo e network, del Festival che ha comunque la sua storica programmazione al Parco di Scolacium a Borgia (Cz), riprenderanno a settembre con una settimana totalmente dedicata e che si svolgerà proprio all'interno degli spazi museali, tra straordinari reperti e l'impagabile fascino dei Bronzi di Riace.
Spazio poi alla musica, la grande musica. Tradizione e modernità uniti da un senso melodico fortissimo ed originale: questa la formula vincente del piano trio rimodulata ad altezze siderali da tre fantastici virtuosi dei rispettivi strumenti che non hanno affatto smarrito la capacità di ascoltarsi l'uno con l'altro. John Patitucci (contrabbasso), Dave Weckl (batteria) e Joy Calderazzo (piano) non si sono affatto risparmiati in una performance di altissima caratura, l'ultima del loro tour mondiale proprio nella "loro" Calabria (terra d'origine di Patitucci e Calderazzo).
Un repertorio composito e di grande energia, per una live session di oltre 90 minuti che ha acceso l'entusiasmo del pubblico Reggino, lasciando intravedere i grandi contenuti artistici e culturali di Armonie d'Arte Festival 2024, ancora una volta e dopo oltre un ventennio in cui ha portato in Calabria vere leggende della musica e della danza, facendo di fatto la storia dello spettacolo dal vivo nella regione.
Le attività condivise tra museo e network, del Festival che ha comunque la sua storica programmazione al Parco di Scolacium a Borgia (Cz), riprenderanno a settembre con una settimana totalmente dedicata e che si svolgerà proprio all'interno degli spazi museali, tra straordinari reperti e l'impagabile fascino dei Bronzi di Riace.
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