di MARIA PRIMERANO
Tra banchi di nuvole sparse una luna compiacente e ammiccante vela e rivela ai presenti le meraviglie di un parco.
Forse è la stessa luna che spia i due esseri in basso, i due satiri, le figure mitologiche greco romane, abitatori dei boschi e personificazione della vita della natura, che stanotte hanno lasciato il corteo orgiastico di Dioniso e, usciti allo scoperto e ritrovatisi, si ricercano e si bramano, lasciandosi trasportare dalla musica offerta da una ninfa del bosco.
Siamo al Parco della biodiversità mediterranea di Catanzaro nell'ambito dello Spac Festival, organizzato dalla compagnia Teatro del Carro di Badolato, per assistere alla danza di Satiri, produzione della Compagnia Virgilio Sieni, noto coreografo fiorentino, che vede in scena i due danzatori Jari Boldrini e Maurizio Giunti, accompagnati dalla musica di Johann Sebastian Bach eseguita dal vivo al violoncello da Naomi Berrill.
I due esseri, che al corpo e alle membra umane uniscono elementi animaleschi quali orecchie e brevi corna caprine, danzano sulla scena dell’anfiteatro lasciandosi trasportare tra sensualità e maliziosità, aggressività e lascivia, delicatezza e furore.
Ed ecco che, con estrema semplicità, l’apollineo e il dionisiaco, i due impulsi essenziali dell’antica tragedia greca, sono magistralmente rappresentati. Uno spettacolo bellissimo, una location da sogno.
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