La denuncia dell'Aupi: "L'Asp di Reggio Calabria fa il bando per il primario di Psicologia ma si dimentica degli psicologi"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images La denuncia dell'Aupi: "L'Asp di Reggio Calabria fa il bando per il primario di Psicologia ma si dimentica degli psicologi"
Asp Reggio Calabria

"Bando illegittimo". E' l'accusa dell'associazione degli psicologi.

  30 maggio 2020 17:25

"L'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria bandisce un concorso interno per la direzione della struttura complessa di 'psicologia clinica e prevenzione del disagio giovanile', per la durata di nove mesi, ma dimentica gli psicologi". E' quanto rileva, in un comunicato, l'Aupi, associazione unitaria degli psicologi italiani che parla di 'illegittimità del bando, assunto in violazione di una sentenza del Consiglio di Stato e di una pronuncia della Corte Costituzionale".

"Nell'avviso, infatti, l'Asp - è scritto nel comunicato dell'Aupi - invita a partecipare alla selezione i dirigenti medici in organico, nonché gli specialisti in psichiatria anziché gli psicologi".

Banner

"Non sono in gioco interessi più o meno legittimi personali o di categorie - afferma il segretario generale Aupi, Mario Sellini - qui è in gioco il rispetto delle leggi avallate e confermate addirittura dal giudice delle leggi, la Corte Costituzionale. Si sta cercando di assegnare la responsabilità a professionisti ai quali è addirittura vietato dalla legge l'accesso alla specializzazione in psicologia clinica". Il segretario generale dell'Aupi, riporta ancora la nota, "chiede un intervento urgente al presidente della Regione, Iole Santelli e al commissario Saverio Cotticelli per la difesa della salute psicologica dei cittadini nonché per ristabilire il rispetto della legge".

Banner

"Come è possibile - sostiene ancora Sellini - che un professionista al quale la legge non consente di acquisire una specializzazione, possa dirigere ed avere la responsabilità per una disciplina che non è la sua? Utilizzando un paradosso è come se mettessimo in sala operatoria un avvocato al posto del chirurgo ed in tribunale un chirurgo al posto di un avvocato. Quello che forse non è chiaro è che, soprattutto in questo periodo, è in ballo la tutela della salute psicologica dei cittadini, oltre alla legge n. 3/2017, norma che inasprisce le pene per l'esercizio abusivo della professione".

Banner

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner